venerdì 6 gennaio 2012

Lettere al Direttore....(con la speranza che la pubblichi)


Egr. Direttore
Vorrei entrare in quella tempesta epistolare che leggiamo sul suo quotidiano che riteniamo tanto sterile ed insensata quanto dannosa e fuorviante per quanto riguarda le problematiche parmigiane.
Siamo già nel 2012 ma amministrativamente e politicamente siamo tornati indietro di almeno due secoli in quanto in questi mesi siamo governati, sia a livello locale che nazionale, da persone non elette dai cittadini, con tutto il rispetto per i due commissari, Cancellieri e Ciclosi, che si sono succeduti dopo la Giunta Vignali e che hanno fatto o stanno facendo tutto ciò che è nel loro potere per traghettare il Comune di Parma verso le nuove elezioni. Ecco quindi che, in un momento di massificazione politica e di pensiero, la Lega Nord, che si chiama fuori da questo coro “stonato” e non accetta di fare da cornice al Governo dei banchieri o di condividere tristi marce funebri sotto i portici del grano di Parma che hanno visto astutamente accumunate forze pro e contro l’inceneritore viene vista come un infedele, un barbaro, un ignorante perché non capisce, ma, soprattutto, non accetta di farsi sodomizzare dagli stessi personaggi che sono stati co-interpreti di questo disastro economico. Ecco quindi che le uniche priorità che alcune persone sentono di dover esternare sul suo giornale sono il dissociarsi dalle plateali proteste, appositamente provocatorie, che i deputati Leghisti hanno fatto in Parlamento, vergognandosi di essere concittadini degli autori delle proteste, volutamente e proditoriamente dimenticandosi però che tutti i partiti avevano già messo in pratica simili forme di protesta negli scorsi anni (si ricordi ad esempio Zazzera con il volgarissimo ed offensivo cartello “Maroni Assassino”, oppure l’IDV intera con gli striscioni durante le votazioni della Legge contro le intercettazioni, oppure i cartelli inneggianti l’amnistia dei Radicali, oppure la maglietta dei senatori del PD con la scritta “Etiam si omnes, ego no”, e così via) e che per fare politica è necessario il democratico confronto con chi non la pensa allo stesso modo. Poco importa quindi se chi protestava fianco a fianco sotto i Portici del Grano (PD e GCR) si sono finalmente accorti che non hanno nulla in comune, poco importa se scopriamo che tutte le nuove liste civiche che stanno nascendo non sono altro che nuovi lifting di vecchi correnti partitiche, poco importa se la gente comune si sente sempre meno sicura e sempre più povera, l’importante è sapere che non è educato fare opposizione esponendo dei cartelli alla Camera dei Deputati.
Parma 04/01/12
Maurizio Campari

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