venerdì 26 ottobre 2012

CENTRO ISLAMICO DIFFIDATO: “MOSCHEA, NON ASSOCIAZIONE”

Nuova tegola sul “centro islamico”. Dopo la sentenza del Consiglio di Stato, risalente al gennaio scorso, che dichiarava illegittima la presenza di un luogo di culto all’interno del capannone di via Campanini, non si potrà nemmeno più parlare di centro islamico, dato che la Provincia, lo scorso 16 ottobre, ha inviato una lettera al presidente dell’associazione comunità diffidandolo “dal registro provinciale delle associazioni di promozione sociale”. La motivazione: “La sede è un vero e proprio luogo di culto”.

MA DAI???????????? MA VAH?????????? AH, SI??????????

sabato 20 ottobre 2012

Maroni presenta i 12 punti del Manifesto della Lega (29Set2012)

    LA RIVOLUZIONE PARTE DAL NORD
12 PROGETTI CONCRETI PER FAR RIPARTIRE IL NORD:





1. L’EUROREGIONE NORD: LOCOMOTIVA PER L’EUROPA DELLE REGIONI

Istituire l’Euroregione Nord, costituzionalmente autodeterminata, che definisce le proprie politiche e opera con regole certe per rilanciare efficienza e sviluppo 


































 2. LA RICCHEZZA DEL NORD DEVE FAR CRESCERE IL NORD
Trattenere a livello regionale il 75% delle tasse pagate dai cittadini e dalle imprese dell’Euroregione per investire nello sviluppo
3. NO ALL’ACCANIMENTO TERAPEUTICO SULLE IMPRESE DECOTTE
Eliminare i sussidi alle imprese senza futuro per incentivare l’innovazione, le esportazioni e la ricerca. 
4. IMPRESE PIÙ FORTI NEL NORD
Introdurre subito una fiscalità di vantaggio per i territori del Nord, per contrastare la delocalizzazione delle imprese
5.PER IL NORD SOLO BANCHE VERE 
Commissariare le banche che non sostengono le imprese produttive del Nord nell’accesso al credito
6. MENO STATO, MENO SPRECHI, PIÙ FEDERALISMO
Tagliare un milione di dipendenti pubblici delle regioni non virtuose, in base al rapporto con il Pil regionale e con il numero di abitanti.




7. BUROCRAZIA ZERO
Azzerare la burocrazia significa prima di tutto rispetto rigoroso dei termini di pagamento da parte del pubblico
8. NUOVE INFRASTRUTTURE GLOBALI 
Realizzare infrastrutture integrate attraverso regole semplici, tempi certi e appalti a KM Zero, assicurando illibero accesso alle reti infrastrutturali a  tutti gli operatori: dai treni alla banda larga
9. PIU’ FUTURO PER I GIOVANI
Dare futuro ai giovani: zero IRPEF per l’assunzione di giovani sotto i 35 anni per i primi tre anni di lavoro
10. LAVORO E PREVIDENZA: MODELLO NORD
Passare da contratti collettivi nazionali a contratti territoriali e riformare il sistema pensionistico su base regionale
11. ALTA VELOCITA’ DALLA SCUOLA AL LAVORO
Introdurre un nuovo sistema scolastico su base regionale, collegato al mondo delle imprese, che premi economicamente il merito e si basi sulla valutazione degli insegnanti anche da parte dei cittadini
12. POLITICA A COSTO ZERO
- Drastico taglio ai  costi della politica: 
- Dimezzare i parlamentari 
- Ridurre i consiglieri regionali con le macroregioni
- Senato federale a costo zero

venerdì 19 ottobre 2012


In Italia 40mila bambine sottoposte
a infibulazione
«È il dato più alto in Europa, che in totale conta 500mila casi». Proposta in discussione all'Onu.

MILANO - «Secondo l'Oms, sono 135 milioni nel mondo le bambine che sono sottoposte ad infibulazione. Solo in Italia si calcola che le vittime siano circa 40mila. È il dato più alto in Europa, che in totale conta 500mila casi. L'infibulazione ha gravissime conseguenze sia fisiche che psicologiche». Parole scritte in una interrogazione di Antonio Palagiano, capogruppo Idv in Commissione Affari sociali alla Camera e responsabile Sanità del partito, indirizzata al ministro della Salute Renato Balduzzi. «Il problema dell'infibulazione investe pienamente anche il nostro Paese. Secondo l'Istituto Nazionale per la promozione della salute delle popolazioni migranti e per il contrasto delle malattie della povertà (Inmp), in Italia, ogni anno ci sono 2-3mila bambine a rischio di essere infibulate e nella sola capitale, dal 1996 ad oggi, sono state curate oltre 10mila donne immigrate vittime di questa pratica» scrive Palagiano.
LA LEGGE - «In Italia la legge n. 7 del 9 gennaio 2006, vieta la mutilazione genitale femminile, punendo chi la pratica con pene fino a 12 anni di reclusione e, per il medico che ne fosse autore, con l'interdizione dalla professione. Secondo l'Inmp, nel nostro Paese ci sarebbero ancora alcuni medici e anziane donne delle comunità migranti che, a pagamento, praticano l'infibulazione, spesso senza anestesia e con strumenti non sterili. Per aggirare le misure previste dalla nostra normativa, le bambine vengono spesso ricondotte nel Paese d'origine per subire l'orrenda procedura. In molti Paesi europei le mutilazioni vengono eseguite nei centri di chirurgia estetica vaginale o in quelli che effettuano piercing e tatuaggi - spiega il capogruppo Idv in Commissione affari sociali -. Per questo, chiediamo al ministro della Salute Balduzzi se non intenda avviare uno studio per definire il fenomeno dell'infibulazione in Italia anche in rapporto a quanto previsto dalla legge 7/2006 e promuovere campagne di sensibilizzazione nei confronti di un fenomeno che pare tutt'altro che superato, con particolare attenzione alle scuole e quindi a giovani e adolescenti». Pochi giorni fa all'Onu è stata discussa un proposta di risoluzione contro le mutilazioni genitali femminili avanzata dal gruppo dei Paesi africani e che potrebbe essere approvata entro l'anno.
(Fonte: Ansa)

On Salvini - Conferenza Stampa - RaccoltaFirme.mov

mercoledì 10 ottobre 2012














Ad Atene sta morendo l’Europa. Agonizza per le strade bastonata dalla stessa Europa dei banchieri e dei burocrati. Se non fosse per il dramma che ormai fa mancare anche le medicine e il cibo per i bambini sembrerebbe buffo e paradossale che la signora Merkel, circondata dalle manifestazioni, vada a dire che “qui è in gioco il destino dell’Unione Europea”. La ragione stessa che ha indotto la cancelliera alla fugace comparsa sotto il Partenone, fa parte integrante del veleno che sta distruggendo gli ideali europei: il tentativo di dare sostegno a un governo in bilico e assicurarsi che obbedisca all’ennesimo memorandum che implica nuove misure di impoverimento.Certo la Merkel si aspettava le dimostrazioni e non l’hanno per nulla impressionata: le interessava solo assicurarsi che il “governatore” greco non avesse crisi di coscienza nel dare il via all’ennesimo massacro sociale, che la gente muoia purché sia salvo l’euro, l’arma letale utilizzata per il ricatto continentale. Sta proprio in questo il senso dell’Europa attuale, la totale noncuranza verso i popoli e l’attenzione ai centri finanziari, ai loro emissari e semmai anche al sistema di repressione che non a caso proprio in questo periodo è diventato di attualità con il progetto di polizia europea. Questa visita lampo, dove probabilmente sono state fatte anche promesse personali, dà visivamente l’idea di tutto questo. La cancelliera forse non si rende conto che sempre di più l’appello alla “salvezza dell’Ue” di questa Ue, sta perdendo il suo carattere di deterrenza e diventa invece una speranza, la liberazione da un tiranno invisibile, ma non meno ottuso di quelli in carne ed ossa. Non si rende conto che la Grecia è al bivio tra euro e democrazia, sentiero sul quale anche altri si vanno incamminando. 
O forse lo sa benissimo, ma prelude in cuor suo a quella regressione di diritti, stato, welfare, lavoro di cui è impastata la costituzione reale europea creata dalla spinta finanziaria. Ma è come se tutto fosse trascinato dal fato e dalla necessità, compresa quello che nasconde gli errori. E l’idea di libertà solo un’incauta distrazione. E questo varrà, più prima che poi, anche per la Germania:come diceva Hegel, la cui lettura deve mancare alla Merkel: “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”. ......solidarietà ai cittadini greci !!!!

La Lega Nord di Parma intervistata da ZEROSETTE.

Nei giorni scorsi Parma ZEROSETTE ci ha chiesto di rispondere a 3 domande sul perché siamo stati dalla parte della scolaresca che si é rifiutata di visitare la moschea. Qui di seguito il testo integrale delle nostre risposte: 


- La Lega ha preso una posizione molto netta riguardo gli studenti che hanno rifiutato la visita al Centro Islamico, difendendoli e difendendo, in un certo senso, le tradizioni religiose e culturali italiane. E' puro patriottismo o paura del diverso?
Facciamo una premessa: i comuni, le province e le regioni dove gli extracomunitari vivono meglio e dove esiste la miglior integrazione sociale sono quelle amministrate dalla Lega Nord; siamo di fronte ad un chiaro esempio di quanto la Lega Nord asserisce e sostiene da sempre: il rispetto delle leggi e delle regole civili, morali, sociali costituisce il fertile terreno per l'integrazione, quella vera, vissuta quotidianamente e non quella sbandierata a fini politici, elettorali o di spocchioso qualunquismo come si verifica troppo spesso in altre parti d'Italia o per bocca dei soliti falso buonisti nostrani con l'atroce conseguenza per gli immigrati di essere poi sfruttati nel lavoro nero o dirottati verso la criminalità organizzata o costretti a mendicare, a delinquere e a prostituirsi per sopravvivere. 
Detto ciò, dobbiamo dividere la risposta in due parti ben distinte: la nostra posizione verso l’integralismo islamico e l’episodio della Classe che si è rifiutata di visitare il Centro Islamico di Parma.

La difesa degli studenti da parte della Lega Nord Parma deriva dal fatto che parlando del Centro Islamico di Parma ci si riferisce ad una struttura illegale e abusiva, come certificato da ben due sentenze del TAR e del Consiglio di Stato, che deve essere immediatamente chiusa, non visitata da ragazzi. E se di timore si può parlare, non è nei confronti del diverso ma verso una Associazione che, complice una Amministrazione Comunale di dimostrato scarso spessore morale e amministrativo, oltre a non rispettare le leggi e le sentenze si permette di minacciare chi sostiene e difende i propri diritti e quelli di tutta la cittadinanza: ricordiamoci che non più tardi del mese scorso il Signor Cesare Piazza è stato vittima di pesanti intimidazioni da parte di questi Signori!
Per quanto riguarda invece la nostra posizione verso l’integralismo islamico, noi condanniamo fermamente l’arroganza e la violenza di determinati comportamenti sia verbali che fisici. Frasi come quella citata nei nostri comunicati stampa (“con la vostra democrazia vi invaderemo, con le nostre leggi vi domineremo”), specialmente se uscite da bocche autorevoli come quelle di vari Imam, o punizioni fisiche che continuamente vediamo anche in Italia nei confronti di molte donne che, cresciute in famiglie musulmane, vorrebbero vivere "laicamente" devono far riflettere a fondo: esiste un progetto che ci piacerebbe credere essere seguito da poche frange violente, ma in realtà è un dogma con cui una cospicua porzione di popolazione islamica viene educata. Ecco, noi diciamo un FERMO NO a questa gente, al di la delle nostre tradizioni e cultura che pure vogliamo salvaguardare e difendere. 

- Dal comunicato stampa diffuso sembra quasi che consideriate quella islamica un'invasione e un'imposizione religiosa e culturale, ma anche il credo cristiano non è stato "esportato" con i fiori. Cosa cambia?
Nulla. Ma proprio imparando dalla storia e dopo aver preso atto degli errori commessi dalla Chiesa Cristiana dal MEDIOEVO al 1800 (e parliamo di almeno 2 secoli fa), pare quantomeno senza senso permettere che si ripetano le stesse nefandezze. La Chiesa stessa ha ammesso le proprie colpe passate e cercare di giustificare i comportamenti integralisti violenti con queste argomentazioni pare onestamente un atteggiamento ottuso e puerile. Ragionando in questi termini si dovrebbe allora tener conto del fatto che i primi a muovere una guerra santa sono proprio stati gli islamici i quali riuscirono a giungere, nella loro sete di conquista e possesso, fino in Francia per poi essere fortunatamente fermati nel 732 d.C. da Carlo Martello nella battaglia di Poitiers (conosciuta anche come battaglia di Tours). Tuttavia, proprio poiché nessuna invasione, sia essa religiosa o politica, è mai stata esportata “con i fiori”, sarebbe opportuno prendere nella giusta considerazione l’attuale invasione islamica con la quale, per loro stesse dichiarazioni, gli integralisti pretendono di imporre le proprie usanze, costumi e leggi al Paese che li ha accolti.

- Le nuove generazioni, appunto perché stanno crescendo in un mondo multietnico e senza barriere di alcun tipo, dovrebbero essere aperte al nuovo e all'interazione, come si giustifica, secondo voi, una tale ritrosia?
Riteniamo che la ritrosia degli studenti sia dovuta alle quotidiane dimostrazioni dell’odio verso l'occidente e il cristianesimo che l’Islam da in tutto il Mondo, oltre ai continui atteggiamenti intolleranti (i loro si) verso le regole della nostra società. Siamo alle solite: per alcuni è sempre tutto dovuto senza mai dovere nulla. Ci troviamo di fronte ad un caso lampante di arroganza e menefreghismo verso le nostre Leggi: il Centro Islamico è una struttura illegale, abusiva e pericolosa per chi la frequenta; i “fedeli” non rispettano il codice della strada e impediscono agli artigiani di lavorare in sicurezza; alcuni estremisti si permettono addirittura di minacciare i residenti e ciononostante continuiamo ad assistere a siparietti in cui i loro rappresentanti dichiarano di essere dei perseguitati, delle vittime e degli emarginati. Riteniamo che tutta questa arroganza, supportata dall’atteggiamento complice del Comune di Parma, sia risultata fortemente demotivante sia per gli studenti, di cui non possiamo che condividere la scelta, che per tutti coloro che credono in una pacifica convivenza quale anticamera dell’integrazione in una società prima multiculturale e poi multietnica.

Lega Nord - Sez. Parma città.

Venezia Militanti

lunedì 8 ottobre 2012


Mentre in quasi tutti i Paesi islamici sono in corso violente manifestazioni contro "l'odiato" Occidente e i cristiani, in Italia si continua ad accusare di xenofobia e razzismo, spesso senza sapere nemmeno di cosa si stia parlando, chi, come la Lega Nord, cerca di evidenziare il serio pericolo che corriamo. Un pericolo senza precedenti che non è rappresentato - come alcuni penserebbero - solo dall'avanzata violenta e devastante dell'Islam, ma anche e soprattutto dalla vigliacca debolezza dei Nostri Governi. Continuiamo a vedere due pesi e due misure: da una parte c'è chi definisce xenofobo, o diremmo quasi "islamo-fobico", qualunque provvedimento miri ad arginare l'arroganza di taluni precetti e comportamenti islamici (si vedano per esempio i menù appositi richiesti nelle terre terremotate da stranieri che per di più nemmeno erano residenti in quei posti); dall'altro assistiamo inermi a ciò che quotidianamente accade in Paesi come la Nigeria, il Pakistan, l'Egitto o il Sudan dove si è arrivati ad una sorta di "caccia al cristiano", quasi come fosse un gioco a premi. L'Occidente tace davanti a questi massacri, supportato dall'atteggiamento "occidente-fobico" di alcuni organi d'informazione: un atteggiamento spesso ipocrita, assistenzialista, falsamente tollerante con cui si alimenta l'autodistruzione della nostra cultura e dei suoi valori di civiltà e dignità dell'uomo. Siamo arrivati alla richiesta di leggi liberticide che impediscano il ripetersi di pubblicazioni stile vignette Danesi o Francesi. E i Governi occidentali stanno al gioco! Quegli stessi Governi filo massonici che vogliono l'ingresso in Europa della Turchia, ufficialmente un paese islamico laico e moderato, che molti invece sostengono sia sostenitore degli integralisti islamici e che finanzia la continua costruzione di Moschee e di scuole coraniche in tutti i Paesi europei. Nulla potrà fermare l'inesorabile avanzata dell'Islam e della Sharia europea, tranne una nuova consapevolezza dei Governi europei che devono rendersi conto che è in gioco la nostra stessa sopravvivenza. Se così non sarà, allora il buonismo, il permissivismo e la pavida tolleranza si trasformeranno nella peggiore intolleranza verso noi stessi, la nostra storia, la nostra cultura e la nostra identità. Non impariamo mai niente dalla storia? Ci siamo dimenticati delle cause della caduta dell'Impero Romano? Il mondo Islamico lo ha capito, detto e scritto da molto tempo tanto che ci disprezzano identificandoci con il vuoto morale e l'assenza di fede e di valori. E così si continuano ad ignorare con paurosa miopia i sermoni di imam che ci urlano parole precise: "Grazie alle vostre leggi democratiche vi invaderemo, grazie alle nostre leggi coraniche vi domineremo!". Dopotutto basta dare uno sguardo ai numeri per capire la portata del fenomeno: le moschee in Italia sono più di settecento e nei primi cinque mesi dell'anno (ultimo dato ufficiale disponibile) ne è stata inaugurata una ogni quattro giorni. Se a tutto aggiungiamo che i musulmani regolari presenti nel nostro Paese sono un milione e che la percentuale dei praticanti è del 5-8 per cento, si capisce che non solo bastano quelle che ci sono, ma anche queste sono troppe e andrebbero chiuse. Come si dovrebbe fare a Parma dove continua invece a rimanere aperta, con la riprovevole e illecita complicità del Comune, una delle più grandi moschee del Paese (con una superficie di circa 1.000 mq) in palese spregio a tutte le normative esistenti ed incurante di due sentenze del Tribunale Amministrativo Regionale e del Consiglio di Stato che ne hanno sentenziato l'illegalità e l'abusivismo oltre ad ordinarne la chiusura ovviamente disattesa. Non un gesto di accoglienza, ma un ingiustificato e inaccettabile "regalo" all'estremismo religioso. Un regalo che la laboriosa, accogliente e cristiana Parma non ha nessuna intenzione di
fare, stanca di dover subire passivamente la protervia e gli abusi di amministratori e immigrati.
LEGA NORD SEZ. PARMA – DIP. SICUREZZA, GIUSTIZIA E IMMIGRAZIONE

LA LEGA C'E' ... !!!