lunedì 30 gennaio 2012

Uno dei motivi della striminzita vittoria alle primarie: Bernazzoli e l’ambiente.


Il candidato sindaco, molto ridimensionato, per il Pd e attuale presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli ha messo come tema importantissimo del suo programma la cura dell’ambiente, criticando la cementificazione selvaggia e promettendo un limite al consumo del suolo.
Promesse che vengono smentite da quanto fatto fino ad ora dal presidente Bernazzoli; forse il presidente non ha ben presente che durante il suo primo mandato, esattamente fra il 2005 e il 2007, con i piani territoriali approvati, ha contribuito alla cementificazione a Parma del 2,62%  (1,16 Kmq equivalenti a 161 campi da calcio) del terreno agricolo: record battuto solo da Roma e Venezia. Questa sottrazione di terreno fertile alla “vallata del cibo”, rischia di indebolire il legame fra prodotti tipici e territorio mandando in crisi un settore, quello agro-alimentare, trainante per l’economia locale e nazionale. Dovrebbe anche ricordare, il presidente Bernazzoli, che nei paesi avanzati d’Europa, quando si costruisce una infrastruttura viaria o si realizza un’espansione urbanistica, s’interviene contestualmente per compensare il danno ambientale che inevitabilmente viene generato mediante interventi compensativi miranti a mantenere invariato il bilancio ambientale. Questo è valido anche in Italia per le opere sottoposte alla Valutazione di Impatto Ambientale. A Parma invece come compensazioni ambientali richieste dagli amministratori locali per la Ti-Bre Ponte Taro- S.Quirico vi sono le tangenziali di Viarolo e Ronco Campo Canneto, la circonvallazione di Trecasali e la tangenziale di Fontevivo aggiungendo così danno al danno e spacciandolo beffardamente come compensazione. Vogliamo ricordare al presidente Bernazzoli che, con i suoi accordi di programma e con il parere positivo della Provincia ai piani regolatori del Comune di Parma e alle loro varianti urbanistiche, ha permesso di costruire su terreni agricoli, magari di proprietà di ex consiglieri comunali, mastodontici stabilimenti e una serie di grandi centri commerciali contribuendo non poco all’impoverimento agricolo e alla cementificazione esasperata. E come dimenticare la ventina di parchi fotovoltaici insediati in terreni coltivabili sottratti così all’agricoltura, mentre esistono centinaia di capannoni industriali su cui potevano essere collocati.
Ma la chicca fra le nefandezze ambientali promosse e fortemente voluta dal candidato Bernazzoli, per il quale è addirittura sorto un comitato elettorale all’interno di Iren, è sicuramente il termovalorizzatore in piena Food valley. Non pensa, Sig. Presidente, che, se mai diventasse Sindaco, sulla base del suo programma odierno dovrebbe sconfessare le scelte da Lei stesso promosse, compiute e condivise? Sentire parlare di difesa dell’ambiente e del suolo da chi ha permesso in quest’ultimo decennio quella commistione politico-affaristica che sul consumo indiscriminato del suolo ha costruito fortune inenarrabili, forse è veramente troppo anche per il più bonario dei parmigiani o il più convinto sostenitore del suo partito, come anche dimostrato dall’esito delle primarie appena concluse.

Pier Angelo Ablondi
Consigliere provinciale Lega Nord Padania
Andrea Zorandi
Segretario sezione Parma città della Lega Nord Padania

Parma 30/01/12

sabato 28 gennaio 2012

LE PRIMARIE.


La sinistra prepara le primarie a Parma e presenta 5 candidati per la carica di sindaco:
Il più quotato, Vincenzo Bernazzoli, pochi giorni fa si complimentava pubblicamente col comune di Soragna per il raggiungimento nella raccolta dei rifiuti dell’87,1% del differenziato, ma che a Parma nelle vesti di presidente della Provincia è il principale sostenitore del termovalorizzatore. Certo Soragna non è Parma, a Parma per alimentare il teleriscaldamento …………….
in lista arrivano poi Simone Rossi, Gianpaolo Cantoni, Nicola Dall’Olio, Giuseppe La Pietra.

In poche parole abbiamo, con diversi packaging, le diverse soluzioni che il PD offre al pubblico votante per riconfermarsi come partito la soluzione su misura per il territorio.
Con 2 euro voti e dai una spinta decisiva verso la nomination al personaggio che ti soddisfa di più.
Un packaging che contiene il lievito, per la delusione più cocente del panorama politico nazionale, il PD.
  • Quel PD che assieme al PDL è d’accordo con Monti su ogni tassa.

  • Un PD che accetta a scatola chiusa di portare le pensioni delle donne a 65 anni per ora e fra poco a 67 anni e sposta le pensioni dei nati nel 52 di 4-5 anni come se fino ad ora i lavoratori avessero versato contributi per puro piacere, non con un accordo fra le parti.

  • Un PD che non interviene con regolamentazioni restrittive verso i baby pensionati e i vitalizi assurdi che dissanguano l’INPS perché ne è il principale coautore e che ha la sua massima figura in quel Giuliano Amato che modificò le leggi per cumulare più pensioni e stipendi. D’accordo con lui tutti quei ministri e politici PD che stando zitti zitti ancor oggi ne traggono vantaggio. Le baby pensioni sono tutt'oggi 535.725 per un importo annuo di 9,5 MILIARDI di euro.

  • Un Pd che assecondando Monti, toglie risorse ai "quasi" pensionati e ai lavoratori, per pagare e mantenere ancora queste nefandezze.

  • Un Pd che accetta e dice che avrebbe messo la tassa sulla casa molto tempo fa, se non ci fosse stato il governo Berlusconi, come se la casa non fosse un investimento dei risparmi già tassati e un'integrazione della pensione che si allontana e si affievolisce giorno per giorno.

  • Un PD, con l’anima del vecchio PCI, che vede la casa di proprietà come un bene capitalista.

Non parliamo delle liberalizzazioni, la cosa più distruttiva verso i lavoratori italiani che sia mai stata fatta, non parlo delle liberalizzazioni attuali, anche queste su una brutta strada, ma quelle che Bersani fece anni fa. Una manovra che aprendo le porte alla grande distribuzione per favorire le COOP in un primo momento ha facilitato l'insediamento poi dei punti vendita in mano alle multinazionali straniere, pronte ed organizzate ad approfittare della situazione e che poi sono diventate padrone delle aziende produttrici presenti nel nostro territorio. Ora le chiudono e importano la merce dall’estero, lasciandoci senza lavoro. E noi per comprare quei prodotti che erano nel nostro orticello, oggi aumentiamo il debito pubblico.

  • Quel PD che è voluto entrare nell’Euro senza saper quel che faceva, una moneta che finché non sarà legata all’oro, secondo me, sarà per i nostri soldi, un pozzo senza fine, in mano a lobby di speculatori senza scrupoli che si alzano al mattino e decidono della nostra vita.

  • Un PD che vuole porte aperte per gli extracomunitari, quando il lavoro manca anche per gli Italiani.

  • Un Pd sempre contro gli imprenditori e favorevole ad ogni iniziativa sindacale.

Ora fanno le primarie, per rinfocolare un affetto ad un partito fuori dal tempo e anche se ben confezionate e pubblicizzate, tendono a dare un consenso ad un anima indefinita che dovrebbe stare dalla parte dei lavoratori e dei pensionati, ma poi invece non è altro che una CASTA con radici profonde che pensa a se stessa.

Lettere al direttore: di Andrea Zorandi


Egr. Sig. Direttore vorrei approfittare dello spazio dedicato dal suo quotidiano alle lettere dei lettori per entrare nell'attuale argomento dello ius soli.

Cittadinanza: un valore da raggiungere.
Ultimamente si parla insistentemente di concedere la cittadinanza italiana ai figli di immigrati nati in Italia. Anche il presidente della Repubblica ha sollecitato la politica a muoversi in questa direzione. La Lega Nord al contrario ritiene che la cittadinanza debba essere conquistata
gradualmente, alla fine di un percorso di integrazione che porti il neocittadino italiano a riconoscersi pienamente nei valori e nella cultura del proprio paese d'adozione. Come un buon padre di famiglia educa i figli insegnando che è con il merito che si acquisiscono nuovi diritti, così uno Stato deve insegnare che la cittadinanza è un traguardo e gli immigrati devono meritarselo, dimostrando di amare e di rispettare sopra ogni cosa il paese che li ospita.
E' notizia di questi giorni che una ragazza indiana residente nel parmense è dovuta fuggire dalla famiglia per poter realizzare il proprio sogno d'amore. Questo, come tanti altri episodi anche di estrema violenza registrati nei mesi scorsi, mette chiaramente in luce come a volte le consuetudini e le tradizioni di altri popoli siano in contrasto con i diritti fondamentali della persona, come quelli alla libertà e alla felicità, e con le leggi dello Stato italiano; diritti che la nostra società ha impiegato secoli di lotte e sacrifici per conquistarli. La vera integrazione non si ottiene con un pezzo di carta che attesti la cittadinanza, ma dalla completa condivisione dei valori di libertà e democrazia, valori che in altri paesi non sono così scontati. La Lega Nord ritiene che il tema del rapporto tra "l'apparato culturale" dei migranti con i principi fondanti dei paesi ospiti sia di fondamentale importanza e non possa essere ignorato o liquidato con colpi di spugna. Ma non solo; vi immaginate quale “pellegrinaggio” o invasione ci sarebbe di gravide che dall’Estero arriverebbero in Italia per partorire sull’italico suolo, con indefinibili conseguenze sanitarie, sociali e civili? Assurdo! In considerazione delle differenze normative tra Stato e Stato sarebbe necessaria una comune politica europea, se l’Europa esistesse veramente.

Andrea Zorandi
Segretario sezione Parma città della Lega Nord Padania

Parma 27/01/12

venerdì 27 gennaio 2012

LEGA. DIVIETO COMIZIO MARONI IN EMILIA, RAINIERI: L'HA DATO LA MAURO CHIESTO A DIRETTIVO DI NON INVITARLO PIÙ, MA A PARMA GIÀ FISSATO



Roma, 24 gen. - Nuovo divieto di comizio per Roberto Maroni? A lanciare la "fatwa", questa volta emiliana, racconta alla 'Dire' il deputato Fabio Rainieri, sarebbe stata Rosy Mauro.
Il parlamentare parmense, che e' membro del Direttivo della Lega in Emilia e dell'aera vicina all'ex ministro dell'Interno, spiega che "giovedì sera, il giorno dopo l'incontro pubblico a Varese in cui Maroni e' stato sul palco con Bossi, la Mauro, che ha il ruolo di 'legato' federale in Emilia, ha riunito il Direttivo nazionale" (che nel gergo del Carroccio e' quello regionale).
"C'erano Alessandri, Torri, i segretari provinciali e altri membri di diritto, tranne me e Polledri - dice Rainieri - Non capisco innanzitutto perchè io non sono stato convocato in quanto parlamentare. In ogni caso – continua - chi era presente mi ha raccontato che durante la riunione che e' andata avanti fino alle 4 del mattino, sono stati visionati dei video con i cori di protesta contro i 'cerchisti', e che la Mauro si e' infuriata a tal punto che ha detto che Maroni in Emilia non deve essere piu' invitato. Non so se quelle parole sono state verbalizzate, ma ci sono i testimoni. Il dato di fatto e' che la Mauro ha dato indicazione di vietare a Maroni di parlare una settimana dopo che Bossi aveva ritirato quel diktat arrivato da Milano" sollecitato dal cerchio magico.
Rainieri, aggiunge che in Emilia (che per la Lega e' cosa a se' dalla Romagna) " è un anno e mezzo che chiediamo di fare il congresso nazionale. In Primavera da noi ci saranno le amministrative a Parma - continua - Abbiamo già previsto che ci sia Maroni a parlare a Parma, il 20 febbraio , poi anche Modena e a Bologna. A Parma noi vogliamo correre da soli senza il Pdl".

Segreterria On. Fabio Rainieri

LE PRIMARIE…..solo fumo negli occhi !!


La sinistra prepara le primarie a Parma e presenta 5 candidati per la carica di sindaco:
Il più quotato, Vincenzo Bernazzoli, pochi giorni fa si complimentava pubblicamente col comune di Soragna per il raggiungimento nella raccolta dei rifiuti dell’87,1% del differenziato, ma che a Parma nelle vesti di presidente della Provincia è il principale sostenitore del termovalorizzatore. Certo Soragna non è Parma, a Parma per alimentare il teleriscaldamento ……………. 
in lista arrivano poi Simone Rossi, Gianpaolo Cantoni, Nicola Dall’Olio, Giuseppe La Pietra.

In poche parole abbiamo, con diversi packaging, le diverse soluzioni che il PD offre al pubblico votante per riconfermarsi come partito la soluzione su misura per il territorio.
Con 2 euro voti e dai una spinta decisiva verso la nomination al personaggio che ti soddisfa di più.
Un packaging che contiene il lievito, per la delusione più cocente del panorama politico nazionale, il PD.

Quel PD che assieme al PDL è d’accordo con Monti su ogni tassa.

Un PD che accetta a scatola chiusa di portare le pensioni delle donne a 65 anni per ora e fra poco a 67 anni e sposta le pensioni dei nati nel 52 di 4-5 anni come se fino ad ora i lavoratori avessero versato contributi per puro piacere, non con un accordo fra le parti.

Un PD che non interviene con regolamentazioni restrittive verso i baby pensionati e i vitalizi assurdi che dissanguano l’INPS perché ne è il principale coautore e che ha la sua massima figura in quel Giuliano Amato che modificò le leggi per cumulare più pensioni e stipendi. D’accordo con lui tutti quei ministri e politici PD che stando zitti zitti ancor oggi ne traggono vantaggio. Le baby pensioni sono tutt'oggi 535.725 per un importo annuo di 9,5 MILIARDI di euro.

Un Pd che assecondando Monti, toglie risorse ai "quasi" pensionati e ai lavoratori, per pagare e mantenere ancora queste nefandezze.

Un Pd che accetta e dice che avrebbe messo la tassa sulla casa molto tempo fa, se non ci fosse stato il governo Berlusconi, come se la casa non fosse un investimento dei risparmi già tassati e un'integrazione della pensione che si allontana e si affievolisce giorno per giorno.

Un PD, con l’anima del vecchio PCI, che vede la casa di proprietà come un bene capitalista.

Non parliamo delle liberalizzazioni, la cosa più distruttiva verso i lavoratori italiani che sia mai stata fatta, non parlo delle liberalizzazioni attuali, anche queste su una brutta strada, ma quelle che Bersani fece anni fa. Una manovra che aprendo le porte alla grande distribuzione per favorire le COOP in un primo momento ha facilitato l'insediamento poi dei punti vendita in mano alle multinazionali straniere, pronte ed organizzate ad approfittare della situazione e che poi sono diventate padrone delle aziende produttrici presenti nel nostro territorio. Ora le chiudono e importano la merce dall’estero, lasciandoci senza lavoro. E noi per comprare quei prodotti che erano nel nostro orticello, oggi aumentiamo il debito pubblico.

Quel PD che è voluto entrare nell’Euro senza saper quel che faceva, una moneta che finché non sarà legata all’oro, sarà per i nostri soldi, un pozzo senza fine, in mano a lobby di speculatori senza scrupoli che si alzano al mattino e decidono della nostra vita.

Un PD che vuole porte aperte per gli extracomunitari, quando il lavoro manca anche per gli Italiani.

Un Pd sempre contro gli imprenditori e favorevole ad ogni iniziativa sindacale ma allo stesso tempo con i poteri forti di cui è parte integrante.

Ora fanno le primarie, per rinfocolare un affetto ad un partito fuori dal tempo e anche se ben confezionate e pubblicizzate, tendono a dare un consenso ad un anima indefinita che dovrebbe stare dalla parte dei lavoratori e dei pensionati, ma poi invece non è altro che una CASTA con radici profonde che pensa a se stessa.

ilpensieroverde

sabato 21 gennaio 2012

LEGA: RAINIERI A TORRI E ALESSANDRI, MAI PARLATO DI IRREGOLARITA'


 “Non so chi gli abbia riferito cosa o che cosa l’onorevole Angelo Alessandri e il senatore Giovanni Torri abbiano letto nel mio comunicato, ma è evidente che non mi sono mai permesso di dire che esistono delle irregolarità. Mi sono limitato a ribadire quello che ieri sera hanno sostenuto gli onorevoli Roberto Maroni e Umberto Bossi e che i militanti hanno chiesto a gran voce. Quegli stessi militanti che in un’assemblea, alla presenza dei vertici nazionali, il senatore Torri non ha esitato a definire ‘coglionazzi’. 
Quei militanti che, sul territorio, non sanno nemmeno chi sia il senatore Torri visto che è emiliano solo di nascita e di elezione, ma da tantissimi anni abita in provincia di Bergamo.
Sia Torri che Alessandri sanno bene, come lo so io, che in Lega sono sempre state seguite le regole definite dallo Statuto. Regole che io non mi sono mai sognato di ignorare.
In ultimo, non mi illudo di essere un condottiero. Anzi, non mi illudo di essere proprio nessuno anche perché in Lega di Bossi ce n’è uno e tutti gli altri sono uguali. Nel mio comunicato, chiedendo il congresso della Lega Nord Emilia, richiesta che qui ribadisco, ho solo fatto riferimento alla volontà della base e alle parole del Segretario Federale che nessuno, mi auguro, voglia mettere in dubbio”.

Così Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord in risposta alle dichiarazioni dell’onorevole Alessandri e del senatore Torri.

giovedì 19 gennaio 2012

LEGA: RAINIERI, ORA SI CONVOCHI IL CONGRESSO IN EMILIA



19 gennaio 2012

"Non solo militanti varesini e lombardi in generale. Ieri, al Maroni day erano presenti militanti e sostenitori del Carroccio provenienti da ogni nazione della Padania. Emilia compresa. E proprio dalla base della Lega Nord Emilia si e' levata forte la richiesta di giungere in tempi brevi al congresso nazionale. Congressi che lo stesso Umberto Bossi, presente sul palco al fianco di Roberto Maroni, ha promesso si terranno a breve annunciando che nel pomeriggio di domenica, dopo la grande manifestazione di Milano contro il governo, si riunira' la segreteria federale proprio per discutere dei congressi".
"Molti sono i militanti che al telefono, via mail, con sms... continuano a chiedermi quando si terra' il congresso invitandomi a portare le loro istanze a vertici del movimento. Una richiesta alla quale mi associo personalmente sottolineando che da diverso tempo e' scaduto il mandato della segreteria nazionale dell'Emilia dove il segretario, da oltre un anno e mezzo e' affiancato da un legato federale. In vista dei prossimi appuntamenti elettorali della primavera e' improcrastinabile la convocazione del congresso e il rinnovo di tutte le cariche della Lega Nord Emilia".

Lo annuncia Fabio Rainieri, parlamentare parmigiano della Lega Nord.

martedì 17 gennaio 2012

Manifestazione della Lega Nord a Milano.

A tutti i sostenitori e simpatizzanti.



La camorra a Parma: confiscati 65 milioni ai Casalesi, coinvolto Bazzini.


La camorra aveva investito anche a Parma e il nostro territorio era "in mano loro". Una nuova prova è il nuovo sequestro della Dia di Napoli che in queste ore sta confiscando beni per otlre 65 milioni di euro al clan dei Casalesi, tra questi ci sono anche quelli che appartengono all’imprenditore parmigiano Aldo Bazzini oltre che a Gaetano Iorio e soprattutto a Pasquale Zagaria.

In particolare, secondo gli inquirenti, Pasquale Zagaria - fratello del boss Michele - aveva il compito di reinvestire il denaro illecito anche al di fuori della Campania e aveva avviato importanti contatti con imprenditori dell’Emilia-Romagna e Lombardia. In particolare a Parma erano da anni avviati i contatti con bazzini che, con suo figlio Andrea, che aveva messo da parte un  "rilevante patrimonio - si legge in una nota della Dia - che costituisce il frutto del reinvestimento delle cospicue risorse, di sicura provenienza illecita, del clan facente capo a Zagaria". Tra l’altro, "Pasquale Zagaria, grazie all’amicizia di Aldo Bazzini, conosce e si unisce in matrimonio con Francesca Linetti, figlia di Annamaria Errante, convivente ’more uxorio’ di Aldo Bazzini".
Tra i beni confiscati ci sono terreni, immobili, polizze, libretti postali, obbligazioni, polizze vita, auto, conti correnti, partecipazioni societarie. L'elenco dei beni confiscati al parmigiano Aldo Bazzini:
- totalità delle quote e dei beni strumentali all’esercizio della Nuova Italcostruzioni s.r.l. con sede in Parma alla via Nino Bixio n. 41;
- totalità delle quote della “Ducato Immobilare s.r.l” con sede in Parma alla via Nino Bixio n. 41;
- titoli costituiti in pegno presso Unicredit Filiale di Parma, a garanzia delle esposizioni della Ducato Immobiliare s.r.l;
- 8447,877 quote del fondo comune monetario Pioneer;
- 8627,56 quote del fondo comune monetario Pioneer;
- quote per ctv complessivo di euro 203.704,04;
- obbligazioni Bei Traguardo del valore nominale di euro 95.000;
- obbligazioni Unicredit del valore nominale di euro 150.000;
- polizza vita Unidiamond Credit Ras Vita del valore di euro 150.000;
- polizza vita Unidiamond Credit Ras Vita del valore di euro 255.000;
- polizza vita Unidiamond Credit Ras Vita del valore di euro 350.000;
- Cct per valore nominale complessivo di euro 129.000 su deposito titoli;
- polizza Unidiamond Credit Ras Vita del valore nominale di euro 60.000 in deposito;
-  obbligazioni Sns Bank Step 09 del valore nominale di euro 60.000 su dossier titoli acceso presso la Agenzia Unicredit di Parma.



fonte: Parma sera

venerdì 6 gennaio 2012

Mendicanti nelle strade della città: quali soluzioni per questo problema?



Chi c'è dietro le persone che chiedono l'elemosina? Chi finanzia questa tratta infame? Chi sostiene il racket dell'elemosina? Le risposte sono due: la prima, sicuramente la più pericolosa, è quella della criminalità organizzata, come è emerso nei giorni scorsi per quanto riguarda anche la tratta di clandestini e i matrimoni combinati per ottenere la regolarizzazione in breve tempo, che trova ormai terreno fertile anche a Parma come testimoniano gli ultimi arresti e denunce. La seconda siamo noi che con grande superficialità siamo convinti che i pochi centesimi passati dal finestrino dell'auto mezzo abbassato possano veramente aiutarli. Con la nostra elemosina, per metterci al sicuro da loro violente reazioni e quietare la nostra coscienza, non facciamo altro che potenziare il racket organizzato: vi siete mai chiesti come mai, pur chiedendovi l’elemosina per fame, rifiutano il cibo e vogliono solo i soldi? E così in tutte le strade del centro ci sono decine di persone che chiedono l'elemosina, Rom davanti alla Steccata si alternano su più turni, donne giovani sfilano nei bar del centro col bicchiere in mano per raccogliere un po’ di euro, anziani inginocchiati con cartelli strazianti che chiedono aiuto.
Davanti alla maggior parte dei supermercati cittadini persone di colore e nord africani chiedono di riportare il carrello per prendere il soldo che contiene o fanno i parcheggiatori  abusivi.
Molti parcheggi pubblici compresi quelli dell’ospedale sono ormai costantemente presidiati da clandestini e abusivi che tutto il giorno cercano di vendere materiale vario, scambiano biglietti del parcheggio non scaduti con fare spesso minaccioso.
Vi sono città del Nord che questo fenomeno lo hanno praticamente debellato con la costanza dei controlli, dell’identificazione e allontanamento dei clandestini e applicando le normali leggi comunali in termini di domicilio, residenza e permanenza. A Parma tutto questo è una chimera stante la evidente indifferenza al problema degli ex amministratori comunali e il falso buonismo di troppe associazioni che incuranti dell’insicurezza a cui sono esposti i cittadini, soprattutto donne ed anziani, a parole difendono questi “scomodi” personaggi tranne poi non fare niente per proporre alternative a loro e agli anche troppo pazienti cittadini di Parma.

Andrea Zorandi 

Sempre più reati.....


Ogni santo giorno leggiamo sui quotidiani di ville svaligiate, appartamenti assaltati, furti nei negozi, scippi ad anziani, spaccio di droga ovunque. Parma non è proprio per nulla l'isola felice, e chi ha qualificato Parma come seconda città dell’Emilia e settima in Italia per qualità della vita evidentemente non vive in città e/o ha ricevuto notizie ovattate e filtrate da qualche interesse politico. La qualità della vita si misura soprattutto dalla tranquillità percepita. Nessun anziano che vive solo può sentirsi al sicuro e nessun genitore può lasciare a casa figli soli sentendosi sicuro. I vigili urbani sono utilizzati per far cassa con le più antipatiche contravvenzioni o per distribuire le ordinanze del Comune o per scortare le personalità comunali. Polizia e Carabinieri per molte ragioni non sono in grado di sorvegliare tutto il territorio; le ronde formate da due militari e un carabiniere fanno la passeggiata in centro e solo nelle ore diurne; le ronde di volontari non sono mai state organizzate. Per quello che paghiamo in tasse, per la nostra storia di civiltà e cultura non meritiamo di essere abbandonati a noi stessi. Una società che si deve barricare come in un bunker per paura di aggressioni significa che è stata gestita da politici incapaci; una città commissariata significa che ha fallito nella scelta dei suoi amministratori. E a Parma solo la Lega Nord non ha mai avuto le mani in pasta. Nel 2012 ci possiamo liberare da queste condizioni: cambiando colore politico, perché solo il verde è il colore della speranza di un futuro migliore.

Andrea Zorandi


Cortina, Quando il Fisco fa spettacolo - di Marco Chierici


Quello che è successo a Cortina con l'operazione propagandistica del Fisco è, a mio parere, un bliz quasi inutile per la lotta all'evasione. Non è beccando quaranta persone con il macchinone che si risolve il bilancio dell'Agenzia delle Entrate. E' un pò come quei Comuni di provincia che si rifanno le penne nascondendo gli autovelox dietro le siepi.
I giornali riportano che alcuni possessori di auto di lusso avevano addirittura il bilancio in perdita. E che vuol dire? Cosa significa? Anche un neoragioniere sa che quasi tutti i grandi gruppi industriali hanno chiuso in perdita: la Fiat, enormi Banche, industrie d'eccellenza, ma non per questo i loro amministratori sono stati privati del compenso economico a loro spettante.
Quando la Fiat ha chiuso in perdita, qualche agente delle Fiamme Gialle ha contestato a Montezemolo il possesso delle sue Ferrari? Dopo la morte dell'Avvocato Agnelli si parlò che egli aveva un tesoretto all'estero di un miliardo di euro... noccioline. Che fine ha fatto quella pratica? Certo, è più facile e più teatrale acciuffare uno pseudoricco con la macchina di grossa cilindrata. Pertanto il bilancio aziendale non ha nulla a che vedere con l'automobile di un amministratore, a meno che la sua azienda non chiuda in perdita per anni consecutivi. Se poi entriamo nel dettaglio, posso testimoniare personalmente di aver posseduto per due anni una Porsche in un periodo in cui il mio reddito era più o meno quello "sputtanato" sui giornali oggi: circa trentamila lordi. Ma c'è un ragionamento che il nostro Fisco non riesce o non vuole fare: valutare le singole situazioni. Io acquistai una Porsche di oltre dieci anni e la utilizzavo nei week end o poco più. Il mio reddito evidentemente mi consentiva di mantenerla. Ebbene? Sono stato per questo un delinquente?
Molti anni fa, nella mia unica "intervista" alla Guardia di Finanza, un agente poco intelligente, indicando dalla finestra la mia BMW parcheggiata e bella pulita, sarcasticamente mi disse: "Certo che con quella bella macchina lei è fortunato". Io, con irritata aria di compatimento, replicai: "Quella Bmw, acquistata usata, mi è costata meno di un'utilitaria...lei lo sa agente?". Lui rimase in silenzio imbarazzato e ci salutammo.
Signori, io dico che non bisogna fare di tutta l'erba un fascio. Ci sono cicloamatori salariati con il minimo contrattuale di una fabbrica che utilizzano biciclette in carbonio da seimila euro... oddìo sono evasori? Oppure no perchè la bicicletta non ha la targa? Trovo molto ridicolo l'atteggiamento di chi gestisce la Finanza nel nostro paese. Lasciateci detrarre tutto e vedrete che lo scontrino lo chiederemo anche per un caffè. 

Lettere al Direttore....(con la speranza che la pubblichi)


Egr. Direttore
Vorrei entrare in quella tempesta epistolare che leggiamo sul suo quotidiano che riteniamo tanto sterile ed insensata quanto dannosa e fuorviante per quanto riguarda le problematiche parmigiane.
Siamo già nel 2012 ma amministrativamente e politicamente siamo tornati indietro di almeno due secoli in quanto in questi mesi siamo governati, sia a livello locale che nazionale, da persone non elette dai cittadini, con tutto il rispetto per i due commissari, Cancellieri e Ciclosi, che si sono succeduti dopo la Giunta Vignali e che hanno fatto o stanno facendo tutto ciò che è nel loro potere per traghettare il Comune di Parma verso le nuove elezioni. Ecco quindi che, in un momento di massificazione politica e di pensiero, la Lega Nord, che si chiama fuori da questo coro “stonato” e non accetta di fare da cornice al Governo dei banchieri o di condividere tristi marce funebri sotto i portici del grano di Parma che hanno visto astutamente accumunate forze pro e contro l’inceneritore viene vista come un infedele, un barbaro, un ignorante perché non capisce, ma, soprattutto, non accetta di farsi sodomizzare dagli stessi personaggi che sono stati co-interpreti di questo disastro economico. Ecco quindi che le uniche priorità che alcune persone sentono di dover esternare sul suo giornale sono il dissociarsi dalle plateali proteste, appositamente provocatorie, che i deputati Leghisti hanno fatto in Parlamento, vergognandosi di essere concittadini degli autori delle proteste, volutamente e proditoriamente dimenticandosi però che tutti i partiti avevano già messo in pratica simili forme di protesta negli scorsi anni (si ricordi ad esempio Zazzera con il volgarissimo ed offensivo cartello “Maroni Assassino”, oppure l’IDV intera con gli striscioni durante le votazioni della Legge contro le intercettazioni, oppure i cartelli inneggianti l’amnistia dei Radicali, oppure la maglietta dei senatori del PD con la scritta “Etiam si omnes, ego no”, e così via) e che per fare politica è necessario il democratico confronto con chi non la pensa allo stesso modo. Poco importa quindi se chi protestava fianco a fianco sotto i Portici del Grano (PD e GCR) si sono finalmente accorti che non hanno nulla in comune, poco importa se scopriamo che tutte le nuove liste civiche che stanno nascendo non sono altro che nuovi lifting di vecchi correnti partitiche, poco importa se la gente comune si sente sempre meno sicura e sempre più povera, l’importante è sapere che non è educato fare opposizione esponendo dei cartelli alla Camera dei Deputati.
Parma 04/01/12
Maurizio Campari

lunedì 2 gennaio 2012

In risposta a chi continua a parlare di....


...necessità di ordine pubblico e di evitare ulteriori tensioni  o conflitti, cercando furbescamente di sfruttare l'argomento per la ormai avviata campagna elettorale, intendo precisare quanto segue, dati alla mano e non con parole, accuse e falsità al vento.

Parma, 29/12/11
Si cerca una nuova collocazione per il centro islamico: era ora.
Per chiarire ulteriormente ai cittadini di Parma che chi riporta distortamente la realtà sono il neonato comitato contro la chiusura della moschea, il responsabile del forum interreligioso, Sig. Luciano Mazzoni, il presidente del circolo il Borgo, Sig. Eugenio Caggiati, e il presidente dell’associazione culturale islamica, Farid Mansouri, riporto stralci di nostri comunicati stampa del 2007 e 2008: “nell’incontro svoltosi giovedì 22 (11-2007 con la partecipazione del segretario Zorandi per la Lega Nord e dei Cons. Comunali G. Pagliari e M.T. Guarnieri) presso il quartiere PIP di Via Venezia…..si sono confrontate le due comunità interessate al noto problema della nuova moschea: quella Islamica e quella degli artigiani…..nel convinto desiderio di conoscere le reciproche necessità. (….). A suggello di questa utilissima serata si è convenuto tra le parti di ritrovarsi con l’intenzione di sottoscrivere un documento che impegni l’Amministrazione Comunale a proporre valide e condivisibili alternative a quella attuale (..)non gradita nemmeno dalla comunità Islamica. Ci auguriamo che l’Amministrazione tenga in debito conto la volontà di queste comunità, cercando alternative valide e, soprattutto, corrispondenti alle necessità economiche, sociali, lavorative, religiose di islamici e artigiani.”
Ovviamente non se ne fece nulla. In data 28/06/2008 scrivemmo: “La Lega Nord di Parma intende quindi esprimere la più sincera solidarietà alla Comunità islamica che, ritengo, sia stata mal consigliata e addirittura offesa dall’atteggiamento e dalle scelte e relative motivazioni addotte dall’Amministrazione pubblica (……) allo stesso tempo compirà tutte le possibili azioni politiche (…), allo scopo di smascherare le illegalità commesse dagli assessorati competenti e per richiederne il relativo allontanamento”.  Chi aveva ragione? Si evince chiaramente che se di razzismo si vuole parlare, l’accusa va rivolta agli ex amministratori comunali e a coloro che ora, per motivazioni elettorali e sconsiderato odio politico, continuano a sobillare la comunità islamica contro gli artigiani e la Lega Nord. Dopo 4 anni di falsità e inutile dispendio di centinaia di migliaia di euro, molti dei quali soldi pubblici quindi nostri, l’attuale Commissario Ciclosi, in carica da poche settimane, sta dimostrando che era sufficiente la buona volontà e l’onestà intellettuale e amministrativa per cercare e, ci auguriamo, per trovare una soluzione alla vicenda moschea: in barba all’arroganza degli ex assessori, dei falso buonisti e degli opportunisti dell’ultima ora.

Andrea Zorandi
Segretario sezione Parma città della Lega Nord

domenica 1 gennaio 2012

Risposta a... Alessandro.. Coniglio


Caro direttore,
ancora una volta "uso" lo spazio che gentilmente mi concede sul suo giornale per rispondere a una lettera pubblicata nei giorni scorsi. Mi riferisco a quella dal titolo "quelle della lega sono pagliacciate" pubblicata il 19 dicembre a firma Alessandro.
Certo, il signor Alessandro avrebbe potuto firmarsi con nome e cognome visto che si rivolge direttamente a me, tra l'altro usando toni non particolarmente cordiali, per questo, per evitare di rispondere ad un Alessandro generico, che potrebbe anche non essere l'autore della lettera, risponderò ad Alessandro... Coniglio, nome di fantasia ma che ben indica il soggetto al quale parlo.
Per prima cosa, caro Alessandro... Coniglio, rispondo respingendo l'accusa di fare pagliacciate. La Lega Nord, con grande spirito di coerenza e responsabilità, ha deciso di non sostenere il governo Monti. Un governo di finti tecnici dietro ai quali si nascondono politici con nomi e cognomi. Gli stessi che come il signor Alessandro non vogliono assumersi le responsabilità di quello che dicono e votano e quindi scelgono di nascondersi dietro il professor Monti o di celare il proprio cognome.
A differenza loro, Fabio Rainieri e la Lega Nord mettono sempre il proprio viso e il proprio cuore in quel che fanno. Nessuna pagliacciata dunque (a proposito, mi spiace solo avere avuto poco spazio a disposizione in quel cartello, altrimenti avrei avuto molte altre cose da scrivere e da mettere chiaro in faccia al governo), ma la volontà di portare avanti un mandato chiaro ricevuto dagli elettori. Quelli che hanno il diritto, oggi, di scegliere il nuovo governo e non di assistere a ribaltoni che sovvertono il risultato delle urne. Quanto al fatto che la colpa della crisi economica internazionale che ha colpito e che continua a colpire non solo il nostro Paese ma tutto il Vecchio Continente, sia colpa della Lega Nord e del Governo Berlusconi fa sorridere. Caro Alessandro, ma si è guardato in giro? Ha ascoltato qualche telegiornale? Ebbene, forse è il caso che lo faccia. Almeno per capire davvero che cosa accade intorno a lei. E, le assicuro, qualsiasi analista può testimoniare che dietro la crisi economica internazionale non si nasconde la Lega Nord.
Al contrario, mi lasci sottolineare che il danno che questo governo arrecherà al mondo agricolo sarà un danno enorme e quando i professoroni se ne accorgeranno sarà troppo tardi.
In ultimo, quella che per lei sembra quasi una condanna: essere, come dice usando un termine sgradevole, "trombato" e tornare dalle vacche, non mi fa certo paura. Prima di tutto ero e continuo ad essere un allevatore. Un rappresentante di quel mondo agricolo che mi onoro di rappresentare e che continua a vedermi indossare tuta e stivaloni e scendere in stalla. Le garantisco, caro Alessandro, che le vacche non le ho mai lasciate e mai le lascerò, come mai lascerò quel mondo agricolo che ha fatto grande il nostro Paese e che voglio continuare a difendere e tutelare, da agricoltore, prima che da parlamentare.
Tornare dalle vacche, caro Alessandro... Coniglio, non mi offende. Anzi, le dirò di più, mi sento spesso molto più offeso dagli umani che dalle vacche.
C'è un proverbio parmigiano che calza a pennello e che voglio riportarle. Lo farò in italiano, però, perché non conoscendola e non sapendo da dove proviene, non vorrei non comprendesse il dialetto: "meglio puzzare di merda che di coglione, perché una volta lavato, l'odore di merda va via, ma quando uno nasce coglione muore coglione". Questa è la mia filosofia di vita. Non volendole far vivere la fine dell'anno con il patema, le garantisco dunque che se mi trombano e mi fanno tornare in stalla a tempo pieno, non è un problema.
 
Cordialmente
on.Fabio Rainieri

Africa-Est Europa-Parma: scoperta tratta di clandestini con matrimoni combinati

Africa-Est Europa-Parma: scoperta tratta di clandestini con matrimoni combinati - Sei ordini d'arresto, denunciata avvocatessa.



Quattro arresti in flagranza di reato, due ordinanze di custodia cautelare eseguite in carcere, 13 persone denunciate a piede libero (tra le quali una avvocatessa parmigiana), il sequestro preventivo di una kebaberia in via Garibaldi. Reati che vanno dal favoreggiamento dell'immigrazione clandestina al falso e alla simulazione di reato.
E' la sintesi di una operazione di polizia lunga e complessa, che la Squadra mobile di Parma ha portato a termine prendendo le mosse da un episodio avvenuto nel marzo scorso sull'autostrada Genova-Ventimiglia. Lì la Polizia stradale di Imperia aveva bloccato un furgone diretto in Francia, con a bordo 8 tunisini clandestini, mentre l'autista era fuggito scavalcando la rete di protezione dell'autostrada.
La provenienza dei clandestini e la proprietà del furgone avevano indirizzato le indagini su Parma. E pochi giorni dopo, sullo stesso tratto di autostrada, era stata intercettata un'auto con altri 4 clandestini, sempre provenienti da Parma.
Da lì il via all'inchiesta, che ha portato alla scoperta di un vero traffico di esseri umani, che aveva il centro proprio a Parma. Un traffico che di particolare aveva anche la rotta: non i "soliti" sbarchi a Lampedusa, ma un tragitto che, attraverso paesi islamici, portava poi all'Italia attraverso l'est europeo (Austria o Slovenia). Una ipotesi che ha trovato conferma lo scorso agosto, quando al valico di Trieste è stato bloccato un furgone, con a bordo 12 clandestini stipati in pessime condizioni igienico-sanitarie, legato alla kebaberia "Sapori mediterranei"  di via Garibaldi.
E nelle indagini successive, è emerso anche che, per regolarizzare la situazione  dei clandestini, venivano stipulati finti contratti di lavoro e addirittura matrimoni con donne italiane compiacenti e con l'intervento di una avvocatessa di Parma, che è stata indagata a piede libero.

Il 2012 comincia così...........


550 mila euro per portare al cinema la fatica (per chi lo ha letto) letteraria di Veltroni. La scoperta dell’alba, il romanzo di Uolter, finirà sul grande schermo. A spese nostre. A segnalarlo è F.Borgonovo su Libero facendoci notare l’assurdo regalo deciso dalla Commissione per la Cinematografia del Ministero dei Beni Culturali. Probabilmente saranno stati ingannati dalle incredibili e zerbinate critiche al libro di Veltroni: la De Gregorio, Di Cataldo, Camilleri, Maraini parlarono di capolavoro, paragonando il tremendo ex leader del Pd ai grandi scrittori della letteratura mondiale.
Il diplomato in fiction ottiene soldi per la sua opera, poi ovviamente al cinema per la sua creatura non ci andrà nessuno. Come sempre. Ma la colpa è di uno Stato che non la finisce di sovvenzionare autentiche ciofeche, costringendo tutti a noi a sprechi assurdi, a maggior ragione inconcepibili in tempi di crisi.
E attenzione l’anno prossimo finanzieranno anche quell’altra scemenza letteraria del vicedisastro Franceschini