Il candidato sindaco, molto ridimensionato, per il Pd e
attuale presidente della Provincia Vincenzo Bernazzoli ha messo come tema
importantissimo del suo programma la cura dell’ambiente, criticando la
cementificazione selvaggia e promettendo un limite al consumo del suolo.
Promesse che vengono smentite da quanto fatto fino ad ora
dal presidente Bernazzoli; forse il presidente non ha ben presente che durante
il suo primo mandato, esattamente fra il 2005 e il 2007, con i piani
territoriali approvati, ha contribuito alla cementificazione a Parma del
2,62% (1,16 Kmq equivalenti a 161 campi
da calcio) del terreno agricolo: record battuto solo da Roma e Venezia. Questa
sottrazione di terreno fertile alla “vallata del cibo”, rischia di indebolire
il legame fra prodotti tipici e territorio mandando in crisi un settore, quello
agro-alimentare, trainante per l’economia locale e nazionale. Dovrebbe anche
ricordare, il presidente Bernazzoli, che nei paesi avanzati d’Europa, quando si
costruisce una infrastruttura viaria o si realizza un’espansione urbanistica,
s’interviene contestualmente per compensare il danno ambientale che
inevitabilmente viene generato mediante interventi compensativi miranti a
mantenere invariato il bilancio ambientale. Questo è valido anche in Italia per
le opere sottoposte alla Valutazione di Impatto Ambientale. A Parma invece come
compensazioni ambientali richieste dagli amministratori locali per la Ti-Bre
Ponte Taro- S.Quirico vi sono le tangenziali di Viarolo e Ronco Campo Canneto,
la circonvallazione di Trecasali e la tangenziale di Fontevivo aggiungendo così
danno al danno e spacciandolo beffardamente come compensazione. Vogliamo
ricordare al presidente Bernazzoli che, con i suoi accordi di programma e con
il parere positivo della Provincia ai piani regolatori del Comune di Parma e
alle loro varianti urbanistiche, ha permesso di costruire su terreni agricoli,
magari di proprietà di ex consiglieri comunali, mastodontici stabilimenti e una
serie di grandi centri commerciali contribuendo non poco all’impoverimento
agricolo e alla cementificazione esasperata. E come dimenticare la ventina di
parchi fotovoltaici insediati in terreni coltivabili sottratti così all’agricoltura,
mentre esistono centinaia di capannoni industriali su cui potevano essere
collocati.
Ma la chicca fra le nefandezze ambientali promosse e
fortemente voluta dal candidato Bernazzoli, per il quale è addirittura sorto un
comitato elettorale all’interno di Iren, è sicuramente il termovalorizzatore in
piena Food valley. Non pensa, Sig. Presidente, che, se mai diventasse Sindaco,
sulla base del suo programma odierno dovrebbe sconfessare le scelte da Lei
stesso promosse, compiute e condivise? Sentire parlare di difesa dell’ambiente
e del suolo da chi ha permesso in quest’ultimo decennio quella commistione
politico-affaristica che sul consumo indiscriminato del suolo ha costruito
fortune inenarrabili, forse è veramente troppo anche per il più bonario dei
parmigiani o il più convinto sostenitore del suo partito, come anche dimostrato
dall’esito delle primarie appena concluse.
Pier Angelo Ablondi
Consigliere provinciale Lega Nord Padania
Andrea Zorandi
Segretario sezione Parma città della Lega Nord Padania
Parma 30/01/12