lunedì 12 dicembre 2011

LA SINISTRA E' CAUSA DEL SUO MAL ...PIANGA SE STESSA.


Confermato lo sciopero generale
a Parma .


Cgil, Cisl e Uil contro la manovra del Governo Monti. Ritrovo in piazza Garibaldi e corteo verso la prefettura Il vertice informale che si è tenuto domenica sera tra il premier Mario Monti e i rappresentanti delle sigle sindacali è stato ritenuto infruttuoso da queste ultime. Per cui lo sciopero in programma oggi è stato confermato. Anche a Parma, quindi, dopo un periodo di divisione sindacale Cgil, Cisl e Uil di Parma  tornano a lottare insieme per chiedere di cambiare la manovra Monti e aderiscono allo sciopero-protesta di 4 ore indetto per oggi oggi in concomitanza con l'avvio del percorso alla Camera del provvedimento.
Pertanto i sindacati danno appuntamento a tutti, lavoratori, pensionati, affinché si ritrovino alle 1 in P.piazza Garibaldi per un corteo verso la prefettura di Parma per "manifestare tutti insieme e chiedere al Governo una politica economica basata sì sul rigore ma che preveda una crescita e una giusta equità, per dire basta al prelievo nelle solite tasche".
LA POSIZIONE DEI SINDACATI - "Nessuno può pensare che non ci sia la necessità di una manovra rigorosa, ma non può essere la solita manovra a senso unico, senza un valore sociale che contraddistingue chi ha dato e continua a dare e chi no, che non fa differenze fra chi ha e chi non ha. Non è la stessa cosa negare la rivalutazione delle pensioni e porre una tassa per il parcheggio della barca.
Questa manovra colpisce ancora una volta i giovani e ancor più pesantemente le donne, si è accantonato ancora qualsiasi discorso di riforma fiscale ed è scomparso ogni accenno ad una possibile patrimoniale ed alle imposte dirette, per non dimenticare i costi della politica che improvvisamente non sono più un problema e comunque non immediato.
I sindacati confederali non sono d'accordo sulle misure riguardanti la rivalutazione delle pensioni e il limite di 900 euro, rivendicano una discussione sul fisco che preveda misure sulle tasse indirette e sui carichi patrimoniali. Nei nuovi provvedimenti non ci sono risorse per i più giovani e i più anziani sommano due svantaggi: gli si chiede di lavorare di più e di avere una pensione più bassa.
Cgil, Cisl e Uil sono convinti che in questa manovra manchi la crescita, mentre sono certi che porterà ad un aumento della disoccupazione, ad una diminuzione dei consumi per effetto dell'aumento dell'Iva,  e tutto ciò col rischio di non raggiungere l'obiettivo del pareggio di bilancio.
Per questo motivo hanno deciso questa mobilitazione affinché si apra un confronto che riveda in modo più equo gli interventi e per far pressione sugli organi legislativi (Camera e Senato) che andranno a discutere e approvare la legge con l'intento di far capire qual è il paese reale e quali sono le sue richieste.

da parmarepubblica.it

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