sabato 19 novembre 2011

Bernini nonostante l'arresto percepisce ancora uno stipendio pubblico

L’arresto a settembre di Giovanni Paolo Bernini, ex assessore alla Scuola del Comune di Parma, ha mandato a casa tutta la Giunta di Piazza Garibaldi. Ma della squadra di Vignali resta ancora un uomo che non ha mollato incarichi e stipendi pubblici. Ed è proprio lui: Bernini. Lo rivela L’Espresso nel numero in edicola questa settimana.

L’esponente del Popolo delle Libertà era stato nominato dall’ex ministro Renato Brunetta consigliere di amministrazione di una società statale da lui fondata, Formez 2, consorzio di formazione con la mission di rilanciare l’economica del Meridione organizzando corsi di insegnamento professionali e gestendo selezione di personale. Il clone di Formez 1, altra storica società statale che ha gli stessi identici scopi. L’anno scorso, Formez 2 è costata agli italiani 4,7 milioni di euro, compresi i compensi dei suoi amministratori, come Bernini. Secondo l’espresso, sedere nel cda di Formez 2 porta a Bernini compensi medi per 4mila euro al mese; quella ricevuta ad ottobre – mentre era agli arresti – è stata però la busta paga più pesante, 7mila euro. Sì, perché Bernini non ha mai abbandonato l’incarico: “Ora si discute delle sue possibili dimissioni, ma di fatto mantiene l’incarico dalla detenzione domiciliare”, scrive la giornalista Angela Camuso.

Oltre a Bernini, in Formez 2 sono anche il presidente Secondo Amalfitano, ex sindaco di Ravello, dove Bunetta ha una villa, e Totò Castellaneta, inquisito a Bari per associazione a delinquere, favoreggiamento e sfruttamento della prostituzione: avrebbe chiesto la mediazione di Tarantini per avere un posto nel collegio sindacale di Formez 2, in cambio di un’azione persuasiva su una nota ragazza di Bari convinta a passare qualche notte in compagnia dell’ex premier.


Fonte Polis quotidiano

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