- BRUXELLES, 8 NOV - Uno
studio sugli effetti dell'incenerimento di rifiuti su colture e allevamenti
limitrofi: lo ha chiesto Andrea Zanoni, eurodeputato dell'Italia dei valori, a
Catherine Geslain-Laneelle, direttrice dell'Autorita' europea per la sicurezza
alimentare di Parma (Efsa), in commissione Ambiente al Parlamento europeo.
Zanoni ha espresso una particolare preoccupazione per l'impatto di inceneritori
come quelli di Brescia, Parma e Russi (Ravenna), ma anche per ''le elevate
emissioni inquinanti dei cementifici nel trevigiano e padovano''. ''In Italia -
spiega l'eurodeputato in una nota - inceneritori e cementifici continuano a
bruciare rifiuti a due passi da campi agricoli''. Secondo Zanoni ''un caso su
tutti e' costituito dal vecchio inceneritore di Brescia, dove sono state
rinvenute tracce di diossina e policlorobifenile (Pcb) nel latte di ben 18
stalle di allevamenti vicini''. Inoltre agli impianti esistenti ''se ne stanno
aggiungendo altri - aggiunge l'eurodeputato dell'Idv - come l'inceneritore in
costruzione a Parma, a fianco della Barilla, ma anche quello a biomasse a Russi
in provincia di Ravenna, che ha scatenato le proteste degli agricoltori della
zona''. Zanoni ha sollevato anche la questione dei cementifici, a Pederobba
(Treviso), Este e Monselice (Padova). Vicino a quello di Fanna (Pordenone), ''a
Maniago e' stata rinvenuta diossina in un pollo con valori superiori a 10 volte
i limiti consigliati dalle direttive europee''.
ilpensieroverde fonte ANSA
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