Ci sarebbero tante cose da dire sullo Stato, sulle sue
funzioni e sui valori che deve difendere. Purtroppo corruzione,
opportunismo e potere di pochi, spesso residui delle età passate, hanno minato
seriamente questi valori e, assieme ad essi, la qualità della vita. Affari
sporchi contro lo Stato ed il suo patrimonio, costruito con il lavoro degli
onesti cittadini, hanno toccato livelli oggi inaccettabili e intollerabili.
Intanto continua il malcostume di una classe dirigente, italiana ed
europea, acerba e irresponsabile, incapace di dare risposte efficaci per
contrastare la guerra finanziaria che rende l'UE, e di conseguenza tutti gli
Stati membri, debole e indifesa di fronte alle speculazioni internazionali. Ciò
che è cambiato e peggiorato dal secolo passato ad oggi, sono i valori
patriottici, della famiglia, dell’onestà e della libertà che la maggioranza del
popolo, un tempo, portava nel cuore e nella mente. Sembra assurdo ed
antistorico, ma in pochi oggi si accorgono che la Libertà è inesistente, in una
società dove le menti sono condizionate da una comunicazione attiva e passiva,
che le nuove tecnologie portano in ogni casa, in ogni mano e mente,
dall’infanzia in su.
Un esempio semplice ma emblematico della logica che si è
consolidata negli ultimi anni, lo vediamo facendo riferimento all'ambiente che
ci circonda, che continuiamo ad inquinare sempre di più, sempre peggio, senza
poter scegliere di non farlo. È così che ad esempio i cittadini padani
diventano corresponsabili (anche se spesso indicati come reali responsabili da
chi ne trae giovamento) dell’inquinamento, perché devono spostarsi per lavorare
e far viaggiare le merci. Così vengono tassati, menomati nei diritti d’uso di
veicoli profumatamente pagati, ma ugualmente costretti al loro utilizzo
quotidiano.
Di chi è la colpa?
Stesso ragionamento vale per il gioco d’azzardo che diventa
droga, pubblicizzato e sostenuto dallo Stato che ne trae lauti profitti, così
come il fumo o le droghe informatiche, che sembrano incontrollabili, forse
volutamente, perché producono business a vari livelli, privati e
pubblici. Ecco allora che ritornano pesanti un dubbio e una riflessione.
Qualcuno ha interesse a raccontarci che oggi siamo più liberi, che siamo
tutelati nei nostri diritti, ma in realtà chi ci narra questo è proprio chi
detiene il potere: narrare, termine più adeguato visto che si tratta di una
favola. La verità è che questa fortissima crisi economica distrugge vite,
opprime l’esistenza dei ceti più deboli, uomini che per alcuni eletti hanno
meno valore dello SPREAD, ma in questo caso è proprio indebolendo la base che
il vertice si fortifica: evento concettualmente sbagliato, che pagheremo caro.
I Governi dei Banchieri lo sanno bene e stanno cercando di
assumere il controllo assoluto sulla popolazione: controllo economico e
dell’informazione prima di tutto. Nell’era in cui le politiche nazionali non
spettano più ai singoli Stati ma alle lobbies finanziarie, e nell’era in cui
l’informazione ancora più diffusa, quella televisiva, è ormai paragonabile alle
campagne informative dei regimi della cortina di ferro, i cittadini si sentono
inermi e spaesati, succubi di tutti i soprusi che ricevono e proni verso le
decisioni più scellerate che i propri governanti sono in grado di
adottare. Fa male, ma questo è il quadro attuale della situazione, per
alcuni aspetti ereditata da anni di soprusi, ma per molti altri, per la
maggioranza, acuita dalle scelte miopi del Governo attuale che non cercano il
bene dei cittadini, ma solo quello delle Banche e della Casta.
La Lega Nord vuole ribellarsi a questa situazione di
empasse. L’11 Novembre ci ritroveremo tutti a Bologna, alle 10.30 in piazza Malpighi e
alle 12.30 a
Porta Saragozza, per una grande manifestazione contro il Governo Monti, il
Governo dei Banchieri e dei Poteri forti. Scenderemo in piazza per urlare forte
il nostro "NO" a queste prevaricazioni e per dire che per il Nord
esiste un futuro diverso e migliore: noi sappiamo come raggiungerlo.
PRIMA IL NORD!
Comunicato stampa della Lega
Nord Sezione Parma Città
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