mercoledì 4 aprile 2012

“Bernazzoli a braccetto con Camusso…ma non era candidato industriali?”



«Ci piacerebbe proprio sapere che cosa ne pensano all’Unione parmense degli Industriali del “loro” candidato sindaco Vincenzo Bernazzoli che si fa fotografare a braccetto con Susanna Camusso, il segretario generale della Cgil che ha risposto “niet” alla bozza di riforma del mercato del lavoro di Monti e della Fornero?».
Commenta così la giornata parmigiana della leader sindacale e la conseguante sfilata di “vip” in posa per una foto ricordo, il candidato sindaco del PdL Paolo Buzzi.
«E sarebbe anche interessante capire come giudicano la presenza nelle liste di Bernazzoli di tanti estremisti del Pdci di Diliberto, gli stessi, per capirci, che si scrivono sulle magliette “La Fornero al cimitero”: proprio una bella scelta coerente, dar vita ad una ammucchiata in cui coesistono “pacificamente” i neogiacobini del Popolo Viola, i neocomunisti di Vendola and Co., quelli di Diliberto e gli ex fascisti del Fli in lista con la Guarnieri. Se almeno questo “mucchio selvaggio” fosse servito a schiarire le idee a Bernazzoli avremmo potuto anche fargliela passare liscia. Invece la confusione ed il pressapochismo che ha dimostrato di avere in testa anche di recente, sui conti del Comune, grida vendetta ed è preoccupante».
«Pur di non ammettere che quei “buchi” di bilancio tanto sbandierati dagli indignados non c’erano e che, come aveva detto il Commissario Cancellieri appena nominata, di milioni di euro in cassa ce ne sono sempre stati e anche tanti, tant’è che Ciclosi chiude con 6,5 milioni di avanzo, Bernazzoli si ostina a difendere il “suo” Commissario, quello che sta facendo per lui il “lavoro sporco” e che per lui sta mettendo da parte sulla pelle dei parmigiani un tesoretto di 45 milioni di euro che il candidato sindaco del centrosinistra-destra spera di ereditare al più presto».
«Ma che razza di futuro si prospetta per Parma? Che cos’altro dobbiamo aspettarci da un candidato che è uscito a malapena dalla primarie di partito, che per paura delle urne non molla la poltrona di presidente della Provincia dov’è comodamente seduto dal 2003 e che pur di vincere è disposto a mettere insieme il diavolo e l’acqua santa?».

fonte web

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