venerdì 16 agosto 2013

Eccola qua, la mossa di ferragosto.
Il nostro amato sindaco annuncia, nel periodo di minima attenzione mediatica, di aver risolto il “caso moschea” avendo individuato un’area adeguata per ospitarla nella zona Nord della città.
Questa soluzione mira certamente a rivitalizzare una zona 'leggermente' depressa e degradata della città, quella Nord, mitigando l’ingombrante presenza di inceneritore, carcere, discarica ex AMNU, campo nomadi, etc.
Più in particolare, viste le dichiarazioni fatte da Pizzarotti in campagna elettorale che indicava proprio via Reggio come la via più degradata della città, questo posizionamento servirebbe senza ombra di dubbio a migliorare la qualità della vita dei residenti che oggi devono convivere con prostitute, spacciatori, abusivi che hanno occupato (nuovamente) le ex Stalle di Maria Luigia, bisognosi del centro SERT, malati che frequentano il centro Santi di igiene mentale, persone che urinano in strada e continuano a fare schiamazzi notturni vista la presenza di locali che pare non siano soggetti a nessuna regola degna di essere chiamata tale (a proposito che fine hanno fatto le segnalazioni che sappiamo essere state inoltrate a Comune, Carabinieri, Prefetto e Questore?) ed altro ancora…
Ciò che però oggettivamente non capiamo sono alcune “sfumature” di questa scelta.
Iniziamo dal fatto che il Comune vuole regalare, a spese dei parmigiani, un’area verde (da cementificare) alla comunità musulmana. Oltre ad essere una palese ingiustizia rispetto le altre comunità religiose, agendo in tal senso si impoverirà ulteriormente la comunità e si prevaricherà la volontà di numerosi cittadini che non vogliono fare questa donazione. 
Inoltre i grillini non dovevano essere contro la cementificazione? Ci racconteranno che anche questa era un’idea delle precedenti amministrazioni, oppure ammetteranno che sono loro stessi che spingono per cementificare un’area che oggi è verde? Siamo certi che i parmigiani non saranno molto contenti di questa scelta.
A tal proposito, il manifesto politico del M5S non doveva incentrarsi sulla democrazia popolare partecipata? Chi ha deciso quindi questa collocazione? L’Assessore Alinovi dichiara che i cittadini verranno consultati in un secondo momento. Quale? E comunque sia, fosse anche subito dopo aver dato il via all’iter burocratico, sarà certamente già tardi, perché mandando avanti le pratiche per l’effettiva costruzione (compreso il progetto) ci saranno spese e si aprirà certamente una vertenza: già i primi commenti dei parmigiani alla notizia comparsa, quasi per sbaglio, sui quotidiani indicano chiaramente che nessuno concorda con questa decisione, e quindi cosa succederà quando ci si scontrerà con la realtà dei fatti?
Ma non è finita, qual è l’area verde individuata che, conformemente al PSC vigente può essere destinata alla costruzione di una moschea? Anche qui si cambieranno appositamente le regole per favorire la comunità islamica? Anche qui favoritismi a senso unico quindi.
Favoritismi per i musulmani e danni per i parmigiani verrebbe da dire, perché tutti sanno i problemi che genera la preghiera settimanale. Il quartiere di via Campanini sta già pagando un caro prezzo trovandosi di fatto paralizzato tutti i venerdì dalle 12 alle 16 quando viene invaso da una marea di fedeli islamici che non rispettano la benché minima regola del codice stradale (fotografie alla mano). 
Forse Pizzarotti mira a dare l’ultima mazzata alle poche imprese che resistono alla crisi, vuole togliergli anche un giorno lavorativo ogni settimana, ma sappia che sta firmando il suo suicidio politico.
La Lega Nord è intenzionata a dare battaglia su questa folle idea e sarà in piazza già da settembre per raccogliere le firme contro questo ennesimo sopruso da parte di un’Amministrazione assolutamente improvvisata ed inadeguata al Governo di Parma.

Lega Nord Parma

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