venerdì 3 maggio 2013

FOLLI FOLLIE DA ZTL ...


Capita a Parma che l’amministrazione grillica (visto che grillini proprio non vogliono essere chiamati, proviamo così) decida di “razionalizzare” le ZTL: da 6 zone che nel 2011 coprivano il centro storico si è passati a 3. Nulla di male, assolutamente, ma inserendo nella ZTL 1 i residenti della zona di via Corso Corsi e via Dalmazia si è muniti di permesso di accesso alla “zona varchi” anche chi prima non ne aveva la possibilità. Un regalo per chi deve convivere con una zona “di passeggio” (leggasi prostituzione) più che “di passaggio” si penserà, invece no: semplicemente una svista.
Capita.
Il problema però è che cosa genera questa svista.
Fioccano le multe per accesso al centro dai varchi elettronici fino ad aprile 2013 a questi possessori di permesso ZTL 1 che vivono nella sopracitata zona “border line”.
Ma nel permesso in loro possesso è chiaramente scritto che è consentito l’accesso.
Pensando che anche questa sia una svista, alcuni si sono recati da Infomobility (controllata del Comune di Parma) convinti dell'immediato annullamento delle sanzioni.
Invece no.
Questi sfortunati si sono sentiti rispondere che devono far ricorso al Giudice di Pace o al Prefetto come scritto nel verbale ricevuto a domicilio.
Ora …
… tralasciando la nota di colore che, nella sezione “avvertenze” del verbale, proprio dove vengono esplicate le modalità del ricorso, c’è un elenco di punti in cui si passa dal numero 2 al numero 4 saltando il 3 …
… tralasciando il fatto che da qualche giorno Infomobility sta spedendo raccomandate a tutti i residenti di quella zona per informare che “il sistema” [ma chi l'ha fornito il software?] ha commesso un errore (!) ed i permessi devono essere sostituiti …
… non è assolutamente vera la necessità di tali ricorsi: basta recarsi presso gli uffici della Polizia Municipale di via del Taglio ed elencare la “ventina” di sviste del Comune di Parma per vedersi annullati i verbali relativi.
Chi ha "consigliato" agli impiegati di Infomobility di proporre tali improbabili ricorsi presso il Prefetto (che riteniamo abbia altre priorità!) o il GdP (con enormi spese legali e di marche da bollo)? Ad essere malfidenti si potrebbe addirittura pensare che un simile atteggiamento miri a dissuadere chi è stato ingiustamente sanzionato dall’inoltrare ricorso e convincerlo a pagare la multa. Certi che non sia questo l’intento, la Lega Nord invita il Comune di Parma ad attivarsi immediatamente per trovare una soluzione a questo problema ed evitare ai cittadini, vittime dei suoi errori, inutili spese, stress e perdite di tempo.

Maurizio Campari - Lega Nord Parma, dalla parte dei cittadini.

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