mercoledì 26 dicembre 2012


Imu, i 3 miliardi incassati sulla prima casa già spesi per pagare il Fondo Salva Stati.

L'Imu è un salasso per tutte le famiglie:  Garavaglia smaschera i tecnici: "Soldi usati per pagare, in anticipo,  la seconda rata del Fondo Salva Stati"

Appuntamento in cassa per l’Imu. Il saldo della tassa sulla casa dovrebbe portare un gettito di circa 15 miliardi di euro, che sommati ai 9 pagati a giugno in acconto porterebbero l’incasso a 23-24 miliardi di euro, un po' più rispetto ai 21 che erano stati stimati nel decreto "salva Italia".
Ma che fine hanno fatto i soldi incassati dall'erario pubblico grazie all'imposta sulla prima casa?
"Il buon Monti ha deciso di anticipare la seconda rata del Fondo Salva Stati, che l'Italia avrebbe dovuto pagare l'anno prossimo, a quest'anno - ha spiegato il senatore leghista Massimo Garavaglia - in questo modo si è trovata a dover sborsare 2,7 miliardi in più, cifra che ha potuto coprire grazie ai 3 miliardi incassati grazie all'Imu sulla prima casa". 

Sin dalle primissime battute i lumbard hanno preso le distanze dalla politica economica portata avanti dai tecnici. Lo stesso Silvio Berlusconi ha spiegato che la sfiducia del Pdl al premier Mario Monti sia dovuta all'eccessivo rigore applicato in questi tredici mesi di governo. In poco più di un anno i contribuenti italiani hanno dovuto far fronte a nuove tasse per oltre 40 miliardi di euro. E la pressione è schizzata, stando ai dati del Centro studi della Confindustria, al 53,9%. "Il risultato è stato che il prodotto interno lordo è calato di tre punti percentuali - ha spiegato Garavaglia ai microfoni di Porta a Porta - e, solo in Lombardia, almeno 3mila aziende hanno trasferito la sede in Lugano". Tra tutte le tasse introdotte dall'esecutivo tecnico, l'Imu è sicuramente la più odiata perché va a colpire un bene essenziale come la casa. E, adesso, ci si trova a dover mettere nuovamente mano al portafoglio per far fronte all'ultima rata. Secondo la Conf-edilizia, per il saldo dell’imposta si arriverà in alcuni casi a pagare anche il doppio rispetto all’acconto .

Tanto che tre italiani su cinque sono ricorsi ai risparmi realizzati negli scorsi anni per pagare l’imposta sulla prima casa.
L’Imu grava pesantemente sulle tasche dei contribuenti: ciascuna famiglia italiana proprietaria di almeno un immobile dovrà versare in media 1.216 euro di tasse di proprietà nelle casse del fisco, a fronte dei 437 del 2011, con un aggravio di costi pari a 780 euro. Più in generale, si calcola un gettito complessivo di 23,4 miliardi. Chi per qualsiasi motivo non riuscisse a saldare l’Imu entro domani potrà comunque pagare la tassa sugli immobili nei giorni successivi con una mini-sanzione. Nonostante la pressione fiscale sia passata dal 48,6% al 53,9%, i conti dello Stato non sono certo migliorati. Anzi, settimana scorsa il debito pubblico ha sfondato la soglia psicologica dei 2mila miliardi. E ancora: nel giro di un anno il rapporto tra debito e pil è passato dal 120% al 128%. "Durante gli anni del pentapartito il rapporto tra debito e pil era aumentato di quattro punti percentuali - ha spiegato Garavaglia nello studio di Bruno Vespa - Monti è riuscito a fare ben peggio". A pesare sui conti pubblici ha contribuito, sicuramente, gli impegni che il governo ha deciso di assumersi nei confronti dell'Unione europea. Oltre ad aver sottoscritto il "Meccanismo europeo di stabilità" (Esm), meglio conosciuto come "Fondo Salva Stati", il governo italiano è corso in aiuto quei Paesi (come la Grecia, la Spagna e il Portogallo) che si trovavano sull'orlo del default. Un esborso che è venuto a costarci la bellezza di 46 miliardi di euro, la metà dei quali a fondo perduto. "È possibile che il governo può versare 46 miliardi di euro agli altri Stati dell'Ue - si è chiesto Garavaglia - e non riesce a prestarli alle nostre imprese?". A differenza di tutti gli altri Paesi membri, il Professore ha infatti pensato bene di anticipare la seconda rata dell'Esm alleggerendo le casse dello Stato di altri 2,7 miliardi di euro. "Ecco dove sono andati a finire i 3 miliardi di euro raccolti con la tassa sulla prima casa", ha concluso l'esponente del Carroccio.



lunedì 24 dicembre 2012


I MIGLIORI AUGURI DI BUONE FESTE A TUTTI ... LEGHISTI ... E NON !!!

lunedì 17 dicembre 2012

Gentile Direttore,

solo poche righe le chiedo per correggere una citazione di Pino Agnetti contenuta nella sua lettera, diretta al sottoscritto, pubblicata oggi (lun 17.12). Agnetti è caduto in una "disattenzione" leggendo parzialmente la storia dell'IMU, tratta immagino da wikipedia e ha fatto un copia-incolla biricchino. Additandomi come simpatizzante della lega, quasi fosse un delitto, mi ricorda che l'IMU fu introdotta dal governo Berlusconi, ma distrattamente o volutamente non ha letto il paragrafo successivo.E' si vero che l'IMU è stata introdotta dal governo Berlusconi con il d.lgs n. 23 del 14 marzo 2011 (articoli 7, 8 e 9) pubblicato sulla Gazzetta Ufficiale nº 67 del 23 marzo 2011, ma, come precisato subito dopo, se ne stabiliva la vigenza a partire dal 2014 limitatamente agli immobili diversi dall'abitazione principale (art. 8, comma 2°, d. lgs. 23/2011), cioè escludendo le prime case. Il governo Monti i ha profondamente modificato la natura dell'imposta rendendola di fatto una nuova ICI sulle abitazioni principali e ne ha anticipato l'introduzione al 2012 colpendo anche i milioni di italiani proprietari della sola casa in cui vivono, acquistata con denaro già tassato. Per tutto il resto, signor direttore, mi occorrerebbe troppo spazio per relazionare sul risultato del governo tecnico. Grazie


marco chierici

sabato 15 dicembre 2012

sabato 8 dicembre 2012


ADDIO A MONTI (quando la politica diventa poesia...)

Addio, Monti sorgente dal nulla, ed elevato dal Quirinale; guida iniqua, nota a chi lavora tra noi, e impressa nel nostro retro, non meno che lo sia l’agire de’ suoi più familiari; collaboratori, de’ quali distingue lo scroscio, come il suono delle lacrime posticce; ville sparse e prime case son tassate, come branchi di pecore paghiamo e sospiriamo; addio! Quant’è lieve il passo di chi, cresciuto tra voi, se ne allontana! Alla fantasia di quello stesso che ti ha chiamato volontariamente, tratto dall’inganno di chi voleva l’altrui fortuna, si disabbellirono, da quel momento, i sogni della ricchezza; egli si meraviglia d’esserci potuto cascare, tornerebbe allora indietro, e non vuol credere che, un giorno, potrebbe ricomparir rigoroso. Quanto più si avanza il triplice partito, il suo occhio si ritira, disgustato e stanco, da quel Governo informe; l’aria gli par gravosa e morta
; s’inoltra mesto e disattento nel futuro tumultuoso; il vecchio aggiunto al vecchio, gli sprechi che finanziano altri sprechi, pare che gli levino il respiro; e davanti al Paese ammirato dallo straniero, pensa, con desiderio inquieto, a come sarebbe bello il suo nord, alla cosuccia cui Monti aveva messo gli occhi addosso, da gran tempo, e che comprò con sacrifici immani, quand’era ricco senza Monti. Ma chi non aveva mai spinto al di là di quelli neppure un desiderio fuggitivo, chi aveva composti in essi tutti i disegni dell’avvenire, e n’è sbalzato lontano, da una realtà diversa! Chi, staccato a un tempo dalle più care abitudini, e disturbato nelle più care speranze, lascia qui Monti, e può avviarsi in traccia di programmi che ha sempre visto sfumare, e non ha mai potuto, nemmeno con l’immaginazione arrivare a un momento stabilito per il ritorno! Addio! Chi dava a voi tanta giocondità è finito; e non turberete mai più la gioia dei nostri suoi figli, sarà il Nord a prepararne loro una più certa e più grande.

venerdì 7 dicembre 2012

mercoledì 5 dicembre 2012