Ad Atene sta morendo
l’Europa. Agonizza per le strade bastonata dalla stessa Europa dei banchieri e
dei burocrati. Se non fosse per il dramma che ormai fa mancare anche le medicine
e il cibo per i bambini sembrerebbe buffo e paradossale che la signora Merkel,
circondata dalle manifestazioni, vada a dire che “qui è in gioco il destino
dell’Unione Europea”. La ragione stessa che ha indotto la cancelliera alla
fugace comparsa sotto il Partenone, fa parte integrante del veleno che sta
distruggendo gli ideali europei: il tentativo di dare sostegno a un governo in
bilico e assicurarsi che obbedisca all’ennesimo memorandum che implica nuove
misure di impoverimento.Certo la Merkel si aspettava le dimostrazioni e non
l’hanno per nulla impressionata: le interessava solo assicurarsi che il
“governatore” greco non avesse crisi di coscienza nel dare il via all’ennesimo
massacro sociale, che la gente muoia purché sia salvo l’euro, l’arma letale utilizzata
per il ricatto continentale. Sta proprio in
questo il senso dell’Europa attuale, la totale noncuranza verso i popoli e
l’attenzione ai centri finanziari, ai loro emissari e semmai anche al sistema
di repressione che non a caso proprio in questo periodo è diventato di
attualità con il progetto di polizia europea. Questa visita lampo, dove
probabilmente sono state fatte anche promesse personali, dà visivamente l’idea
di tutto questo. La cancelliera forse non si rende conto che sempre di più
l’appello alla “salvezza dell’Ue” di questa Ue, sta perdendo il suo carattere
di deterrenza e diventa invece una speranza, la liberazione da un tiranno
invisibile, ma non meno ottuso di quelli in carne ed ossa. Non si rende conto
che la Grecia è al bivio tra euro e democrazia, sentiero sul quale anche altri
si vanno incamminando.
O forse lo sa benissimo, ma prelude in cuor suo a quella
regressione di diritti, stato, welfare, lavoro di cui è impastata la
costituzione reale europea creata dalla spinta finanziaria. Ma è come se tutto
fosse trascinato dal fato e dalla necessità, compresa quello che nasconde gli errori.
E l’idea di libertà solo un’incauta distrazione. E questo varrà, più prima che
poi, anche per la Germania:come diceva Hegel, la cui lettura deve mancare alla
Merkel: “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”. ......solidarietà ai
cittadini greci !!!!
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