mercoledì 10 ottobre 2012














Ad Atene sta morendo l’Europa. Agonizza per le strade bastonata dalla stessa Europa dei banchieri e dei burocrati. Se non fosse per il dramma che ormai fa mancare anche le medicine e il cibo per i bambini sembrerebbe buffo e paradossale che la signora Merkel, circondata dalle manifestazioni, vada a dire che “qui è in gioco il destino dell’Unione Europea”. La ragione stessa che ha indotto la cancelliera alla fugace comparsa sotto il Partenone, fa parte integrante del veleno che sta distruggendo gli ideali europei: il tentativo di dare sostegno a un governo in bilico e assicurarsi che obbedisca all’ennesimo memorandum che implica nuove misure di impoverimento.Certo la Merkel si aspettava le dimostrazioni e non l’hanno per nulla impressionata: le interessava solo assicurarsi che il “governatore” greco non avesse crisi di coscienza nel dare il via all’ennesimo massacro sociale, che la gente muoia purché sia salvo l’euro, l’arma letale utilizzata per il ricatto continentale. Sta proprio in questo il senso dell’Europa attuale, la totale noncuranza verso i popoli e l’attenzione ai centri finanziari, ai loro emissari e semmai anche al sistema di repressione che non a caso proprio in questo periodo è diventato di attualità con il progetto di polizia europea. Questa visita lampo, dove probabilmente sono state fatte anche promesse personali, dà visivamente l’idea di tutto questo. La cancelliera forse non si rende conto che sempre di più l’appello alla “salvezza dell’Ue” di questa Ue, sta perdendo il suo carattere di deterrenza e diventa invece una speranza, la liberazione da un tiranno invisibile, ma non meno ottuso di quelli in carne ed ossa. Non si rende conto che la Grecia è al bivio tra euro e democrazia, sentiero sul quale anche altri si vanno incamminando. 
O forse lo sa benissimo, ma prelude in cuor suo a quella regressione di diritti, stato, welfare, lavoro di cui è impastata la costituzione reale europea creata dalla spinta finanziaria. Ma è come se tutto fosse trascinato dal fato e dalla necessità, compresa quello che nasconde gli errori. E l’idea di libertà solo un’incauta distrazione. E questo varrà, più prima che poi, anche per la Germania:come diceva Hegel, la cui lettura deve mancare alla Merkel: “Possiamo essere liberi solo se tutti lo sono”. ......solidarietà ai cittadini greci !!!!

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