EURO??? truffa
Euro, arriva la conferma
dell’UE: ci hanno sempre truffato
13 martedì mar 2012
di Francesco Filini
Finalmente arriva la risposta
all’interrogazione presentata dall’Europarlamentare Marco Scurria sulla natura giuridica dell’€uro, e
finalmente arriva la conferma: ci stanno truffando. Ci hanno sempre truffati.
Ma andiamo per ordine.
Marco Scurria aveva chiesto
chiarimenti sulla risposta data dalla commissione europea alla prima
interrogazione sulla proprietà giuridica dell’euro presentata dall’On. Mario Borghezio,
nella quale si affermava che nella fase dell’emissione le banconote appartengono
all’Eurosistema, mentre nella fase della circolazione appartengono al titolare
del conto sulle quali vengono addebitate. Attenzione perchè le parole negli atti
ufficiali e nel linguaggio tecno-eurocratico vanno soppesate per bene. Quindi
il commissario Olli Rehn rispondeva a Borghezio che la proprietà delle
banconote cartacee (dove troviamo ben impressa in ogni lingua dell’Unione la
sigla della Banca Centrale Europea) è dell’EUROSISTEMA. Ma cos’è quest’Eurosistema?
“L’Eurosistema è composto dalla BCE e
dalle BCN dei paesi che hanno introdotto la moneta unica. L’Eurosistema e il
SEBC coesisteranno fintanto che vi saranno Stati membri dell’UE non
appartenenti all’area dell’euro.” Questa
è la definizione che si legge sulsito ufficiale della BCE. Quindi le Banche centrali
nazionali stampano le banconote e si appropriano del loro valore nominale (ad
Es. se stampare un biglietto da 100
ha un costo fisico per chi lo conia di 0,20 centesimi –
valore intrinseco – le BCN si appropriano anche del valore riportato sul
biglietto stampato). E l’On Scurria chiedeva quali fossero le basi giuridiche
su cui poggiava l’affermazione del Commissario Olli Rehn:
Interrogazione
con richiesta di risposta scritta E-000302/2012
alla Commissione
Articolo 117 del regolamento
Marco Scurria (PPE)
Oggetto:
Natura giuridica della proprietà dell’euro
In
risposta ad un’interrogazione scritta sul medesimo tema presentata dall’on.
Borghezio fornita il 16 giugno 2011, la Commissione informa il collega che “al momento
dell’emissione, le banconote in euro appartengono all’Eurosistema e che, una
volta emesse, sia le banconote che le monete in euro appartengono al titolare
del conto su cui sono addebitate in conseguenza”.
Può la Commissione
chiarire quale sia la base giuridica su cui si basa questa affermazione?
Nei
tempi stabiliti dal Parlamento Europeo arriva la risposta:
IT
E-000302/2012
Risposta di Olli Rehn
a nome della Commissione
(12.3.2012)
L’articolo
128 del trattato sul funzionamento dell’Unione europea costituisce la base
giuridica per la disciplina dell’emissione di banconote e monete in euro da
parte dell’Eurosistema (costituito dalla Banca centrale europea e dalle banche
centrali nazionali). La proprietà delle banconote e delle monete in euro dopo
l’emissione da parte dell’Eurosistema è disciplinata dalla legislazione
nazionale vigente al momento del trasferimento delle banconote e monete al
nuovo proprietario, ossia al momento dell’addebito del conto corrente bancario
o dello scambio delle banconote o monete.
Olli Rehn non fa altro che ribadire
che dopo l’emissione, ossia dopo la creazione fisica
delle banconote o più verosimilmente dell’apparizione in video delle cifre sui
terminali dell’Eurosistema (totalmente a costo zero, se si esclude l’energia
elettrica che mantiene accesi i computers…) la proprietà dei valori nominali
appartiene al nuovo proprietario,ovvero a chi ha accettato
l’addebito, a chi ha accettato di indebitarsi. Non solo. Olli Rehn, per
giustificare l’affermazione secondo la quale rispondeva a Borghezio che l’Euro
appartiene nella fase dell’emissione all’Eurosistema, cita l’articolo 128 del Trattato sul funzionamento dell’Unione Europea,
dove nel comma 1 si legge:
La Banca centrale europea ha il diritto
esclusivo di autorizzare l’emissione di banconote in euro all’interno
dell’Unione. La Banca
centrale europea e le banche centrali nazionali possono emettere banconote. Le
banconote emesse dalla Banca centrale europea e dalle banche centrali nazionali
costituiscono le uniche banconote aventi corso legale nell’Unione.
E’ chiarissimo. Non c’è scritto da nessuna parte che la proprietà giuridica
dell’euro emesso appartiene alla BCE o alle BCN. C’è soltanto
scritto che la BCE
può autorizzare l’emissione di euro a se stessa e alle BCN, dovendo controllare
l’inflazione nella zona euro, così come stabilito dal Trattato di Maastricht.
Ribadisce che solo l’Eurosistema può stampare le banconote o creare
elettronicamente i valori nominali. Manessun
riferimento giuridico, nessun trattato, nessuna legge, nessuna
deliberazione, niente di niente ci dice che l’Eurosistema ha la facoltà di
addebitare la moneta. E’ evidente che si appropria di questo grande ed esclusivo
privilegio.
Ciò che diceva il prof. Giacinto Auriti trova finalmente conferma in un atto
ufficiale della Commissione Europea: le Banche Centrali si appropriano del
valore della moneta perchè emettono solo addebitando, prestando, e il prestare è una qualità
esclusiva del proprietario. Auriti
chiamava questo meccanismo la truffa del signoraggio,
parola sulla quale oggi si fa volutamente grande
confusione, essendo per la massa direttamente associabile alla farfallina di
Sara Tommasi e a qualche improbabile personaggio del mondo della politica che
fa avanspettacolo che le si accompagna.
Non a caso l’indomito professore
dell’Università di Teramo aveva denunciato la Banca d’Italia (organismo privato in mano per il
94% a banche commerciali e fondazioni bancarie) per truffa, associazione a delinquere, usura, falso in bilancio e
istigazione al suicidio (grave
piaga dei tempi nostri). Infatti la moneta, essendo il mezzo di scambio con il
quale i cittadini riescono ad interagire tra loro dando vita al mercato, ovvero
riuscendo a scambiarsi reciprocamente beni e servizi prodotti grazie al loro
lavoro, deve appartenere esclusivamente a chi lavora, ovvero al popolo. Chi si
appropria indebitamente del valore della moneta non fa altro che sfruttare il
lavoro del popolo, lucrare sulle fatiche e sulla produzione altrui chiedendo
che gli vengano pagati gli interessi sul prestito erogato. Questa è la gigantesca
distorsione del nostro tempo, questa è la Grande Usura. E sotto il giogo di questa malefica
piaga, sono finiti tutti i popoli d’europa che oggi pagano sulla propria pelle
una crisi sistemica e indotta, figlia di un paradigma che dal 1694 (anno di
costituzione della prima Banca Centrale, la Bank of England) si è imposto sulla vita
dell’uomo.
Il meccanismo dell’indebitamento
degli Stati da parte di organismi privati quali sono le Banche Centrali
Nazionali è presente quasi ovunque. La Federal Reserve
conia negli USA il dollaro, la
Bank of England conia nel Regno Unito la Sterlina, la BCE conia l’Euro. Ma per
quanto ci riguarda, esiste un’abissale differenza, che rende il sistema ancora
più perverso: gli Stati dell’Unione non possono ricevere il credito direttamente
dalla BCE (cosa che invece accade in modo diretto e subordinato negli altri
paesi, ed Es. negli USA dove il Congresso ordina di stampare e la FED esegue) ma devono finanziarsi sul mercato, la parolina magica
con cui ci prendono per i fondelli. In poche parole funziona così: la BCE crea denaro a suo
piacimento, lo da in prestito alle banche commerciali (Draghi ha recentemente
creato circa 1000 miliardi di euro prestandoli all’1%) e queste possono
decidere se acquistare o meno i cosiddetti BOND, i titoli del debito (con tassi
che vanno dal 5 al 7%). Non è possibile, quindi, per i paesi della UE attuare
una propria politica monetaria, pur volendo accettare il meccanismo
dell’indebitamento pubblico.
Tutto
è nelle mani della Grande Usura. I signori della Goldman Sachs, banca d’affari
targata USA, siedono vertici delle grandi istituzioni bancarie, Mario Draghi ne
è l’emblema. Ora hanno deciso di gestire direttamente anche le Istituzioni
politiche, Mario Monti e Papademos sono i primi alfieri al servizio della
Goldman.
La politica è messa sempre più all’angolo, ostaggio del sistema finanziario che
controlla partiti, sindacati e mondo dell’informazione.
L’unica
soluzione che abbiamo è quella di informare il più possibile. Questi meccanismi
perversi devono essere conosciuti da tutti, nonostante il boicottaggio del
sistema dell’informazione del regime usurocratico. Lo sforzo deve essere
titanico, la volontà e la determinazione non devono piegarsi di fronte a
niente.
A
tutti noi un in bocca al lupo.
fonte blog "Padania e Libertà"