martedì 11 febbraio 2014

COMUNICATO STAMPA LEGA NORD PARMA - PUNTO DI VISTA LEGA NORD PARMA SULL'AUMENTO DELLE RETTE DELLE SCUOLE PER L'INFANZIA

Una chiave di lettura per l’aumento delle rette scolastiche.


Il nostro pensiero in merito all’aumento delle rette delle scuole per l’infanzia di cui tanto si dibatte, lungi dalle sterili e pretestuose polemiche, si basa esclusivamente sull’esame dei fatti e della pesante situazione economica italiana. In questi giorni, anche nella nostra città, si assiste alla nutrita e forte protesta dei genitori dei bimbi che frequentano le scuole per l’infanzia che hanno constatato, senza preavviso e ad anno scolastico già ampiamente avviato, l’aumento delle rette oltre alla diminuzione dei posti disponibili. Tutto ciò non per migliorare l’offerta formativa, ma per una sorta di nuovo “obbligo morale” di sopperire e sopportare quella che possiamo definire a tutti gli effetti una “accoglienza indiscriminata ed illimitata”. L’accoglienza, l’assistenza ed i relativi servizi sono pagati dalla collettività ed, in particolare, dal ceto medio che, nella presente situazione economica, viene colpito più di ogni altro fino addirittura a retrocedere nella scala sociale. L’innalzamento dei costi dei servizi non è, dunque, imputabile solo alle incapacità delle amministrazioni comunali o a “tradimenti” delle promesse elettorali: i limiti di spesa, i pesanti deficit di bilancio e la crescente domanda di servizi da erogare, troppo spesso gratuitamente, hanno portato la maggior parte delle amministrazioni comunali a compiere dolorose scelte di cui tanto ora ci si stupisce e ci si duole. E’ mai possibile che nessuno si domandi come, in questa situazione economico-sociale, sia possibile sostenere i costi del dover accogliere tutti? Ma non solo; basta scorgere le graduatorie delle scuole per l’infanzia, e non solo quelle, per capire che queste scelte sono diventate “razzismo al contrario”, un boomerang per chi le ha sostenute. Quando si prenderà coscienza che i diritti degli “accolti” non sono più uguali ai nostri, come prevede la Costituzione, ma addirittura riconosciuti per primi? Vorremmo quindi che ai cittadini venisse detta la verità: la solidarietà e l’assistenza hanno un costo che si ripercuote in maniera incisiva sul ceto medio e medio basso. Pensando all’aumento delle rette per gli asili è facilmente comprensibile come un aumento di alcune decine, a volte centinaia, di euro possa mandare in crisi i bilanci famigliari. Purtroppo notiamo spesso una generalizzata ipocrisia da parte di politici e intellettuali che, vivendo in un contesto economico sociale privilegiato, teorizzano accoglienza e solidarietà indiscriminata ben sapendo che la loro condizione li mette al riparo da qualunque ripercussione. Sono di queste persone che bisogna diffidare. Vorremmo che chi ora si lamenta dell’aumento delle rette si interrogasse se in questa fase economico sociale sia possibile accogliere un numero indiscriminato di persone che, una volta in Italia, devono essere giustamente sostenute e aiutate, come si addice ad un paese civile. Chi è a favore di un immigrazione indiscriminata deve accettare che i costi dell’accoglienza ricadano anche su di se e sulla propria famiglia.  Perché non prendiamo esempio dalla civile e ricca Svizzera in cui un referendum popolare ha deciso di porre un limite all’immigrazione? La Lega Nord è da sempre vicina alla gente e ai temi che ne caratterizzano la quotidianità. Il lavoro, la sicurezza, la salute, l’ambiente, il territorio, la storia e la nostra identità continueranno ad essere al centro delle nostre battaglie, nonostante gli attacchi che giornalmente riceviamo anche da chi, pur pensandola come noi, non ha ancora il coraggio di ammetterlo. Ormai i tempi sono maturi perché i cittadini aprano gli occhi.

LEGA NORD – SEZ. PARMA CITTA’
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