Il direttore risponde: Il degrado della nostra città ......
Gentile direttore,
so bene che per un giornale non è semplice pubblicare esattamente le opinioni personali come si può fare davanti al bancone di un bar tra amici. Non le domando questo, ma le chiedo, in termini giornalistici e professionali, cosa ne pensa del triste degrado che continua a ridurre la nostra splendida città in un suburbio maleodorante in stato di abbandono. Cosa ne pensa e che soluzioni suggerisce di fronte ad una immigrazione incontrollata e forsennata e indisciplinata; di fronte ad una città senza servizi igienici e con le strade malridotte, i parchi malandati, le strutture architettoniche rimaste ferme al tempo del Duce o peggio, di Maria Luigia. Cosa pensa quando sfoglia la mattina il suo giornale e deve leggere, anzi ri-leggere notizie relative a dozzine di furti, rapine, scippi, truffe. Io ho i miei pareri e le mie convinzioni, ma debbo lasciarle «impigliate» nella tastiera che sto nervosamente battendo, perché uscirei dalle righe con turpiloqui e soluzioni poco democratiche. Se allungo il collo, ora, proprio qui, in via Verdi, vedo una zona deserta, negozi italiani chiusi e negozi cinesi aperti, sento la puzza del kebab e vedo spesso sottanoni e barboni che non riconosco come parmigiani. Non sento più parlare il dialetto tra i borghi dell'Oltretorrente, ma l'arabo, il francese sfumato e scolorito del Marocco e dell'Algeria e della Tunisia. Vedo bivacchi in Pilotta e mai un poliziotto con il manganello che mantenga l'ordine e un minimo di disciplina come in molte altre città del mondo che si rispettino. A Parigi devi scendere dalla bicicletta se entri in un parco; a New York ti multano se attraversi la strada a piedi fuori dalle strisce pedonali; a Mosca non ne parliamo. A Dubai se ti beccano che hai bevuto un po' troppo ti sequestrano il passaporto e poi ne parliamo... Qui no, qui tutto è permesso: urinare sui muri, mendicare ai semafori, rubare le borsette dentro gli ospedali, aggredire gendarmi e autisti di autobus, truffare anziani, scrivere con le bombolette sui monumenti, lasciare rifiuti nei prati, dormire in via Paciaudi, vendere merce contraffatta senza licenza e in nero ai mercati e davanti all'Ente Fiera, in Pilotta e chissà dove, spacciare droga in pieno giorno, prostituirsi nei centri massaggi con licenza rilasciata dal Comune di Parma, non dal Comune di Amsterdam, ma di Parma, proprio quello sotto i portici del grano.
Marco Chierici
Parma, 13 novembre
Vorrei aggiungere che personalmente penso che Molossi dimostri ancora una volta con questa risposta scontata e puerile, al punto che mio figlio avrebbe fatto di meglio, la sua indole da "DEMOCRISTIANO FALSISSIMO"
Nessun commento:
Posta un commento