mercoledì 6 marzo 2013

Pizzarotti nomina ai musei la moglie dell'ex sindaco Ubaldi.


Sarà Cristina Trombella, moglie dell’ex sindaco Elvio Ubaldi (prima padrino politico, poi acerrimo oppositore del suo successore finito in carcere, Pietro Vignali) a guidare il coordinamento di musei, mostre e beni culturali del Comune di Parma. La notizia, nella città ribattezzata dall’ex comico genovese Beppe Grillo «la nuova Stalingrado grillina» all’indomani della vittoria alle amministrative di Federico Pizzarotti, è stata data dal blogger emiliano Luigi Boschi, da tempo in polemica con la giunta. Nella cittadina roccaforte dei 5 Stelle che hanno sempre fatto della trasparenza la propria bandiera, «l’inciucio “grillino” si è già fatto - scrive Boschi -. A Parma veniamo sempre prima. Questo sarebbe il cambiamento? La politica in piazza? Non è che la gente vi segue, è che le persone sono disperate».
Ma per la giunta del primo sindaco del Movimento a guidare un capoluogo di provincia, la nomina non rappresenterebbe affatto uno scandalo. Innanzitutto perché, fanno sapere dal Comune, la moglie di Ubaldi è da tempo una dipendente pubblica. In secondo luogo perché la responsabile sarebbe stata scelta dai dirigenti del settore («E non dalla giunta», precisano) attraverso un iter di selezione inaugurato proprio dall’amministrazione Pizzarotti. Che inizia con la selezione dei curricula degli aspiranti. E termina con «colloqui cui possono prendere visione tutti coloro che hanno partecipato al bando. Quindi sfidiamo chiunque a trovare qualcosa di illecito».

«In questo caso come in tutti gli altri - ribadisce lo stesso Pizzarotti - è stata fatta una selezione interna a cui hanno potuto assistere tutti ed è stata scelta la signora Trombella che ha le competenze e i titoli. Ed è anche la moglie dell’ex sindaco Ubaldi». Come dire, nessun personalismo. Insieme alla Trombella è stato nominato - con un incarico diretto del sindaco - l’informatico Francesco Furletti. Si occuperà di comunicazione web. La spesa complessiva per il Comune ammonterà a 44 mila euro per gli anni 2013-2014. «È un informatico che è stato scelto per il suo curriculum. Non lo conosciamo - osserva Pizzarotti -. Vignali aveva 60 incarichi, noi due. E su cifre ben più contenute».

Ma la vicenda non è comunque passata inosservata, anche se dal Pd parmigiano l’invito è a «una riflessione più complessiva sull’operato della giunta Pizzarotti». Il sindaco «ha appena dichiarato che non aveva mai promesso di far chiudere l’inceneritore - ricorda Nicola Dall’Olio, Capogruppo democratico in Consiglio comunale a Parma -, ma non è affatto vero. In questo modo, Pizzarotti dà prova di apprendere molto rapidamente i peggiori abiti di quella casta politica che il suo movimento tanto depreca. Dopo aver impostato tutta la campagna elettorale sulla chiusura del forno inceneritore, infatti, ora dice il contrario. Abbiamo letto e inteso male noi, insomma. Che dire? Quasi meglio di Berlusconi...».

Alle ultime elezioni, il Movimento 5 Stelle ha guadagnato otto punti percentuali in più al Senato, e nove alla Camera, rispetto alle amministrative 2012 che lo videro vincitore al ballottaggio. Un segno che la luna di miele coi cittadini non è finita? «Di sicuro la giunta ha ancora una linea di credito aperta con la città - riflette Dall’Olio -, ma presto si cominceranno a vedere gli effetti della sua sprovvedutezza amministrativa. Quando non si fa nulla è più difficile vederne subito i riflessi, anche se qualche malumore sulle tariffe dei nidi e sullo stesso inceneritore si è già palesato».

Fonte web Parma

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